I nostri Social

Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – RomaLu e tRemo

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

Bipolarismo da tweet, questa la diagnosi dell’ultima intensa settimana giallorossa.

Appena saltato anche l’ultimo obiettivo, Zapata, con l’arrivo del Ricky Memphis persiano, l’indignazione social si è abbattuta sull’incapacità del “poro” Pinto e sulle similitudini tra la famiglia Friedkin e il circo Pallotta.

Chiaramente l’operazione lampo (ribattezzata AmAzmoun Prime) era sembrata l’ennesima toppa e non ha aiutato l’incipit horror della squadra sul campo.

Ma anche stavolta, ad un momento di sconforto, subentra il botto di adrenalina a rimischiare carte ed emozioni. Dan anche stavolta prende il suo aereo da caccia e vola a prendere la stella del mercato, l’eburneo volubile gigante che nessuno si sarebbe aspettato. Migliaia di esaltati “fuori di testa” a seguire il tracciato dell’aereo di Dan, lo so bene ero uno di loro.

Pubblicità

Tre anni fa non avrei mai pensato di avere in squadra Mou, Dybala e Lukaku, oggi è realtà invece e a poco vale dire “se stava bene/se era bbono non veniva qua a queste condizioni”… lo sappiamo da soli, lo ha detto Mou, ma a queste condizioni, senza soldi, senza appeal della Champions, le operazioni sono capolavori.

Lungi dal fare paragoni, la realtà è che da Batistuta la Roma non ha avuto il centravanti vero, pesante, come piace a me (il disturbato Osvaldo non conta e Dzeko era un altro tipo di meraviglioso attaccante).

Ma cosa cambia nelle prospettive giallorosse? Dico la verità, l’entusiasmo per Lukaku è meraviglioso e meritato da una tifoseria che vive di emotività ed è giusto goderne, ma al momento personalmente non cambia la mia aspettativa.

Pubblicità

Chiaro che la proprietà pretenda il posto Champions, i cartellini segnano zero sullo scontrino, ma gli stipendi sono mostruosi.

Ribadisco che il mercato ha portato una squadra completa nei ruoli e sicuramente a figurine doverosamente piantata in alto, ma i malanni di Sanches e i dolori di Dybala (soprattutto in prossimità delle nazionali, fatemi essere cattivo) devono farci restare guardinghi.

Tolti i primi acquisti, il mercato è stato fatto sull’urgenza e non sulla programmazione. Chiunque è arrivato non era il primo obiettivo reale e questo mi preoccupa. In più mi turba la condizione di Smalling in questo inizio, l’evanescenza cronica di Pellegrini e il fatto che non vedo chi ci potrebbe “lasciare” il posto Champions ad oggi.

I giallorossi comunque sfrutteranno le ultime ore per sfoltire (Karsdorp, Solbakken e Spinazzola primi indiziati) e magari integrare.

Le voci su De Gea o Lloris sembrano più vox populi, non voglio credere che la società, prima del 20 agosto non si sia accorta delle lacune di Rui Patricio, passato da portiere a concierge per ogni palla graviti in area.

Pubblicità

Ho visto tanti errori, ma sostengo la proprietà e la sua onestà intellettuale e gioie così sono linfa per i nostri cuori. Forza Roma perchè al fischio d’inizio del nome, che sia Azmoun o Lukaku, la cosa importante è che sia stampato su quella maglia.

work in progress

 

Pubblicità

 

Follow us!

FacebookFacebookYoutubeTwitterTwitch

Pubblicità

in evidenza