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Bologna, Motta: “Felici di poter provare ad andare in Champions”

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Thiago Motta Bologna
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Oggi alle 14.00, al centro tecnico di Casteldebole, Thiago Motta ha parlato ai microfoni  della conferenza stampa del prepartita di Torino-Bologna, in programma domani sera alle 20.45.

Allo stadio Olimpico Grande Torino, il Bologna  sarà alla ricerca di punti preziosi per avvicinarsi all’obiettivo Champions League, dopo la notizia della matematica partecipazione ad una delle coppe europee, il prossimo anno.

Il ricordo di Superga può essere una motivazione in più per il Torino?

“Non lo so, può essere. Serve concentrazione massima per quello che succederà, dobbiamo essere pronti ad affrontare una buonissima squadra, allenata molto bene da Juric. E’ un vero competitore, che riesce a trasmettere tutto questo ai ragazzi, una squadra che vuole giocare a calcio, si difendono molto bene, prendono pochi gol e noi siamo pronti ad affrontare questa bellissima partita che abbiamo domani.”

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“Dopo Monza e Udinese volevo scusarmi con Cannavaro e Palladino. Volevo sollevare una critica costruttiva sulla mentalità e su certi comportamenti in campo, non volevo sollevare nessuna polemica. Siamo molto soddisfatti di aver scritto la storia di questo club, di nuovo in Europa dopo 22 anni, e allo stesso tempo siamo felici di poter provare ad andare in Champions. Di fronte avremo una squadra forte, ma noi siamo felici di avere questo obiettivo, provare ad andare in Champions.”

Cosa ti è piaciuto di più nel tuo gruppo in questi giorni?

“Nessuna pressione, per altri club poteva esserlo ad inizio stagione, ma noi invece siamo qui con voglia di fare qualcosa di importante, che è arrivare in Champions. Sono grato ai miei ragazzi, che hanno sempre seguito le nostre linee. Ringrazio soprattutto chi ha partecipato di meno, allenandosi sempre bene. E’ grazie a loro si il livello si alza sempre di più, perché chi gioca deve essere in forma e attento. Ieri abbiamo fatto un allenamento fantastico. Anche la squadra che sapeva di non partire dal primo minuto domani ha fatto un buon allenamento. Di conseguenza gli altri hanno dovuto dimostrare un alto livello. Questa è la forza di questo gruppo, non abbiamo nessuna pressione e ossessione, solo la responsabilità di entrare nella storia potendo arrivare alla Champions. Siamo già in Europa dopo 22 anni, perché non provare fino infondo a qualificarci per la Champions.”

Saelemaekers trequartista?

“Quando il Bologna ha scelto un giocatore di questo spessore era perché avevamo deciso di avere un giocatore molto utile. Sta dimostrando di avere un grande livello in questo momento. Da quando è arrivato ha migliorato il nostro gioco, è arrivato con grande pressione, volendo dimostrare di essere di alto livello. Ha avuto bisogno di un po’ di tempo per adattarsi, ma oggi insieme ai suoi compagni sta dimostrando il suo livello. E’ in un buon momento perché sta segnando, ha attenzione con e senza palla, sta bene e spero che possa continuare così fino a fine stagione. E’ difficile sottolineare un ragazzo che in questo momento sta meglio di altri. Uno di cui non si parla spesso, ma che ha dato tanto equilibrio alla squadra, è Remo Freuler, fondamentale per permettere al Bologna di fare il gioco che fa.”

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Cosa ti hanno chiesto i dirigenti a inizio campionato? Questa squadra ha bisogno di cambiare molto per fare bene in Europa? Ne avete parlato con i dirigenti?

“Non ne abbiamo parlato, ma per mantenere il livello ogni rosa deve migliorarsi per riuscire a mantenere un certo livello. Sono situazioni che vedremo più avanti. Ora pensiamo al Torino, che è una squadra con buoni giocatori e un allenatore forte. Da quello che vedo, da quando è arrivato Juric ha portato costanza alla squadra. Ivan ha aiutato, vuole vincere tutte le partite ed è chiaro che poi il campionato è competitivo e difficile, ma c’è da fare i complimenti a lui per il lavoro straordinario fatto in questi tre anni.”

Ci fu una richiesta in particolare ad inizio stagione per i dirigenti?

“No, ma vi dico le cose come stanno. All’inizio il messaggio era arrivare il più presto possibile a 40 punti ,ma non ero molto d’accordo. Volevo pensare di partita in partita e vedere dopo cosa succedeva. Penso che fosse la cosa migliore e ringrazio tutto il Bologna e i dirigenti di comunicare questo e non quello che si era comunicato precedentemente nelle altre stagioni.”

Con la sua tesi sta mettendo in pratica le sue ambizioni calcistiche, in che misura la squadra sta incarnando la tua idea di calcio? Questi ragazzi l’anno stupita?

“Sono contento in tante situazioni dei ragazzi che si mettono in difficoltà singolarmente per fare bene al gruppo, e questa è una presa di responsabilità enorme. Se ognuno di loro si comporta in questo modo, allora saremo sempre più forti. Quello che mi fa arrabbiare sono altri comportamenti. Ogni tanto si sbaglia, siamo umani, ma sempre cercando di fare la cosa giusta per avere un vantaggio. La cosa che mi rende più orgoglioso oggi è che io ho un’idea in testa, voglio vedere qualcosa di fantastico in campo, una squadra che gioca sempre bene, segnando tanti gol, ma sono anche realista e so che nessuno squadra al mondo può dominare tutto il tempo. Ciò che mi rende orgoglioso è capire il momento della partita, come stanno gli avversari e capire cosa fare come squadra. I ragazzi capiscono anche i momenti in cui attaccare alti, oppure coprirci e non prendere gol. Mi rende molto orgoglioso vedere cosa riescono a fare tutti insieme in campo. Io cerco di dare un’idea, poi in campo sono loro che vanno. Questo mi rende orgoglioso.”

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Fenucci disse che lei lavora come se avesse un contratto a lungo termine. E’ questa la cosa migliore da fare in questi casi?

“Lo ringrazio per queste sue parole pubbliche. Dobbiamo continuare a lavorare, pensare al Torino, pensare all’obiettivo, per la nostra gente e per il Bologna. Sarebbe straordinario.”

Orsolini pensavo di vederlo titolare contro l’Udinese. Perché hai schierato Ndoye?

“Orsolini ha bisogno di spazio, è un ragazzo che quando ha degli spazi può arrivare al suo massimo livello. Con pochi spazi è capace anche lui, ma visto come sta Dan e la sua prestazione contro la Roma, per me doveva giocare lui titolare. Vedremo per domani, li vedo entrambi molto bene.”

Domenica abbiamo notato un po’ di stanchezza, la settimana di allenamento l’ha tranquillizzato?

“Abbiamo giocato 11 contro 10, contro una squadra forte, con giocatori interessanti. La prova del fatto che non siamo stanchi è che anche in uno in meno abbiamo pareggiato. Loro hanno preso un palo, ma noi abbiamo avuto due occasioni con Saelemaekers. Non vedo né stanchezza fisica né mentale e proveremo fino in fondo di poter ottenere qualcosa di meraviglioso per il Bologna.

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Quanto c’è del Thiago Motta calciatore nella veste di allenatore di questa squadra?

“Giocare e allenare sono due cose diverse, ma si parla sempre di calcio. Quello che ho fatto da giocatore mi ha influenzato sicuramente, ma ho sempre provato ad aiutare con le mie caratteristiche, come facevano tutti. oggi come allenatore, nella mia testa vorrei vedere una calcio meraviglioso, sempre in avanti, giocando bene tecnicamente, mettendo in difficoltà l’avversario, ma non sempre è possibile. Sono molto orgoglioso di avere un gruppo di ragazzi che lavorano insieme. La partita a Roma è un esempio di ciò.”

Odgaard come sta? Può giocare inisieme a Joshua Zirkzee?

“Hanno già giocato insieme contro l’Inter, dove Odgaard ha fatto una grande partita. Sta bene, ha recuperato dal suo infortunio e se domani dovrà aiutare la squadra sono convinto che come sempre farà in modo di dare tutto quello che può per aiutare i suoi compagni.”

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(Foto: Depositphotos)

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