Bianco: “Pioli è stato un mio allenatore: è una persona seria e onesta. Pubblico di Napoli eccezionale!”

Gianluigi Bianco, allenatore di calcio, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC per parlare della questione allenatori e di Stefano Pioli

Gianluigi Bianco, allenatore di calcio, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC per parlare della questione allenatori e di Stefano Pioli

Di seguito le sue parole:

“Pioli è stato mio allenatore a Sassuolo e posso dire di lui che è una persona seria e onesta. Poi, se entriamo nello specifico, le competenze sono immense e in questi anni ha dimostrato tanto partendo dal basso. Per esperienza personale vi dico che quando sono stato con lui, preparava le partite in base alle caratteristiche dell’avversario. Non si adattava agli altri, ma capiva dove gli altri potevano metterci in difficoltà prendendo le dovute precauzioni. Senza tralasciare il gioco e con lui ho giocato in tutti i moduli. Pioli è molto preparato e si adatta molto bene anche ai giocatori che va ad allenare, non si fossilizza su un modulo.

Il Napoli ha un pubblico eccezionale quindi la forza del Napoli squadra è composta anche dai tifosi e dal contesto che lo circonda. Il Napoli non è arrivato alla fine di un ciclo perchè ha giocatori importanti, credo debba ritrovare la sintonia e l’alchimia che ha avuto lo scorso anno con Spalletti. Per essere un bravo allenatore devi essere un bravo gestore del gruppo oppure uno schematico importante, alla Sarri per intenderci e Pioli ha entrambe le qualità per cui è uno dei big.

Antonio Conte nel mondo è uno degli allenatori più forti che ci siano in circolazione. Che sia Conte o Pioli credo che il Napoli faccia in entrambi i casi un’ottima scelta, non stiamo parlando di Bianco allenatore! Sono due allenatori diversi, ma allo stesso modo due grandi allenatori e per la mia squadra li vorrei. Pioli l’ho vissuto in prima persona e con me è stato non dico un padre, ma sicuramente una persona attenta alla tua vita privata, ai pensieri negativi perchè lui entra dentro e ti dà una mano nelle difficoltà. Lui è un familiare, non solo un allenatore per i suoi calciatori”.