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Angolo del tifoso

ANGOLO ATALANTA – Ok, dov’è la fregatura?

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In principio il giovane Adopo. Poi Kolasinac, poi ancora Bakker. E, salvo clamorosi dietrofront dell’ultima ora, anche Rodrigo Becao. Il tutto quando siamo ancora nella prima metà di luglio. Troppa grazia, Sant’A..lessandro (non ce ne voglia S.Antonio se il celebre detto che lo vede protagonista lo “adattiamo” al Santo Patrono di Bergamo).

Lo stupore nel commentare questa prima parte di sessione di calciomercato estiva anno 2023 dell’Atalanta è assolutamente legittimo. Eravamo abituati a una Dea guardinga, che nel ritiro di Clusone presentava al massimo un volto nuovo per poi carburare (magari dopo le canoniche dichiarazioni a mo’ di sprone targate Gian Piero Gasperini) tra fine luglio e Ferragosto. Un’accelerazione dovuta anche alla fresca liquidità di cassa ottenuta dalle cessioni illustri. Invece, quest’anno il trend sembrerebbe decisamente diverso. Anche troppo diverso.

Tant’è vero che, oltre allo stupore, è assolutamente legittimo anche il sospetto che non si tratti di trend diverso nella sostanza ma solo nel corso temporale degli eventi. E che quindi, dopo la ricca campagna acquisti, ora sia arrivato il turno delle cessioni. Hojlund, Koopmeiners, Scalvini: questi i tre “big” con i quali l’Atalanta potrebbe fare cassa pesante. Il primo è ricercatissimo dal Manchester United, il terzo parrebbe essere in cima alla lista dei pensieri del Napoli. E il secondo? Lo vuole mezza Serie A, con la Juventus in pole position ma occhio anche alla Lazio in piena caccia dell’erede di Milinkovic-Savic.

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Quindi, bisogna solo aspettare. Se Congerton e D’Amico, uomini mercato dell’Atalanta, riusciranno nell’impresa di continuare a puntellare qualitativamente e quantitativamente la rosa a disposizione di Gasperini, allora si potrà parlare ad alta voce di “rivoluzione a Zingonia“. Altrimenti, sarà un mercato puramente gattopardesco. Con pieno  giubilo di Tomasi di Lampedusa.

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