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Pandev, un campione senza tempo

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PANDEV MACEDONIA
Tempo di lettura: 3 minuti

Essere determinante, nel calcio, è la cosa più difficile. Ma chi lo fa, imprime il proprio nome sulle pagine di storia. Come fatto da Goran Pandev, un campione senza tempo.

Quella firmata ieri sera è un’impresa sportiva, una di quelle storie che finirà sugli annali e che i nonni racconteranno ai propri nipotini. E come in ogni storia che si rispetti, c’è un eroe fuori dal tempo. In questo caso, è un uomo di Strumica, viene dalla Macedonia (del Nord), ha un’acconciatura particolare e si chiama Goran Pandev.

GORAN, IL VINCENTE

Goran Pandev ha vissuto – e vive – una carriera lunga e piena di successi. Ha legato il proprio destino a quello dell’Italia, nazione che lo ha adottato dal punto di vista calcistico. Il macedone è arrivato nel belpaese nel 2001 e, tolta una brevissima parentesi in Turchia, non l’ha più abbandonato. Pandev ha lasciato un buon ricordo in quasi tutte le squadre in cui ha giocato, raggiungendo l’apice della carriera nel 2010, firmando lo storico Triplete dell’Inter di Josè Mourinho. Da anni, invece, è il faro del Genoa. Sebbene il tempo scorra inesorabile, il Grifone si affida ancora al macedone, leader tecnico e carismatico. A trentasette anni, però, è il tempo di fermarsi e pensare al futuro: il fisico inizia a dare segni di cedimento, le fatiche raddoppiano e le energie diminuiscono.

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Ecco, allora, che il vincente lascia il posto al campione.

PANDEV, IL CAMPIONE

“A volte sono le persone che nessuno immagina che possano fare certe cose quelle che fanno cose che nessuno può immaginare”

Nessuno si aspettava che fosse proprio il trentasettenne di Strumica, quello con l’acconciatura particolare a scrivere una nuova pagina di storia, quella che porta il titolo “Macedonia- cronaca di un miracolo sportivo“.

Eppure è proprio lui, Goran Pandev a svestire i panni del vincente e indossare la toga del campione. A trentasette anni suonati, infatti, ha portato la Macedonia del Nord all’Europeo, firmando la più grande impresa sportiva della sua nazione. Perché mai nella storia, la piccola nazionale al limite tra Asia ed Europa era riuscita a staccare il pass per una competizione così prestigiosa.

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Ci è riuscita ieri sera, battendo la Georgia nello spareggio. La rete decisiva? Beh, manco a dirlo l’ha segnata Goran Pandev.

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L’ULTIMA FATICA

Il ragazzo di Strumica non è uno abituato alle luci della ribalta. E’ un leader silenzioso, uno di quelli che mette la faccia nello spogliatoio. Ma ieri sera, la sua faccia sorridente e piena di emozione – tanto da non riuscire a trattenere le lacrime – è finita anche in televisione: “Felicissimo ed emozionato. E’ una vittoria per il nostro popolo. Il sogno si è avverato.”

Era un obiettivo dichiarato. Lo era lo scorso marzo, poi il Covid ha posticipato tutto. Lo è stato ora. Goran Pandev ha impresso il proprio nome nella storia dello sport macedone, leader tecnico della squadra che ha centrato l’accesso all’Europeo.

A trentasette anni, il ragazzo con l’acconciatura particolare può finalmente sedersi ed essere soddisfatto. Tutti i sacrifici, tutte le delusioni, tutte le difficoltà sono stati ripagati.

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Manca, però, l’ultima fatica: guidare, da leader silenzioso qual è, la Macedonia il prossimo giugno.

Poi potrà sedersi, sorridere e guardare avanti con la tranquillità che solo chi ha scritto la storia può avere. Che solo un campione senza tempo ha.

(Foto: profilo Instagram Macedonia Del Nord)

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