I nostri Social

Approfondimenti

#LBDV – Operazione Fiorentina: agente Rocco Commisso

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 3 minuti

Nel corso degli ultimi anni abbiamo assistito a tanti cambi di proprietà, tante innovazioni nel nostro campionato. La più recente però è sicuramente, oltre che il Milan, quella della Fiorentina. La società di Firenze è nelle mani ormai dell’italo-americano Rocco Commisso, che ha esordito decisamente bene, conquistandosi il cuore dei tifosi della viola. È anche grazie a lui che Federico Chiesa è rimasto a Firenze un altro anno. Si è da subito imposto come un leader: con il suo carattere e senza peli sulla lingua Commisso è ormai un personaggio di spicco di questa Serie A. Ma quali saranno le sorti della sua Fiorentina?

FUTURO ROSEO PER LA VIOLA…

Se mi chiedessero di immaginare il futuro di questa società nelle mani di Rocco Commisso, direi che entro i prossimi dieci anni – per rimanere larghi – potremmo avere un cambio gerarchico. Così com’è successo all’Atalanta, fenomeno che nessuno ha saputo analizzare, la stessa cosa può capitare alla Fiorentina. Questo perché ci sono tutti i presupposti per rivedere questa squadra tra le migliori in Italia. Le fondamenta ci sono: basti pensare anche agli acquisti fatti in questa stagione e per la prossima. Al di là del virus che ha inevitabilmente rallentato tutto, l’imprenditore italo-americano si è messo al volante e ha spinto sull’acceleratore, sapendo però (per ora) quando e dove fare rifornimento. La strategia messa in luce per adesso è stata sicuramente interessante. L’acquisto di Ribery ha dato grandi speranze e portato introiti; ciò che è mancato è stato soltanto un allenatore che sapesse valorizzare le caratteristiche di tutta la rosa. Merito a Montella per aver scoperto il giovane Castrovilli ma non possiamo dire che la sua gestione è stata positiva, tutt’altro. Avvalendosi di un super dirigente come Daniele Pradé, Commisso ha mostrato di aver ottimo gusto nelle scelte, fidandosi forse però di un tecnicoche non ha dato i frutti sperati. Anche se il ragionamento era giusto: perché Montella conosceva già la piazza. In termini matematici, se avessimo davanti a noi un grafico, potremmo paragonare il percorso (futuro) della Fiorentina ad una semiretta che cresce, di anno in anno.

Anche la comunicazione è migliorata, la Fiorentina ha fatto grandi passi avanti sotto moltissimi aspetti. E soprattutto le idee portate dal nuovo presidente sono più che valide; idee che potrebbero davvero garantire nei prossimi anni un posto in Europa.

Pubblicità

…MENO PER QUELLO DI CHIESA

È giusto parlare anche di ciò che appartiene alla Fiorentina in sé: Federico Chiesa. Giovane calciatore promettente, convinto dalla nuova gestione a rimanere un altro anno. Quando si parla spesso di Chiesa, si tende a pensare ad un suo omonimo che nella Fiorentina ha fatto una bella gavetta; ovvero Federico Bernardeschi. Ora alla Juventus, non ha saputo dimostrare ciò che invece aveva messo in luce negli anni precedenti a Firenze. Ed è anche il rischio in cui potrebbe incappare il giovane Chiesa, pupillo dei tifosi viola e ormai di tutta Italia. È riuscito a conquistarsi persino un posto in nazionale, oltre che le attenzioni di mezza Europa. L’unico modo per fare un salto di qualità definitivo. Questo si riallaccia in qualche modo al discorso del paragrafo precedente: la Fiorentina non è un top club ma ha il potenziale per diventarlo. Tenere con sé giocatori del suo calibro è davvero complesso; ma i presupposti per riportare in auge un giglio che rischiava di appassire, ci sono. Armarsi di acqua e pazienza per far rifiorire la piazza. Ritornando però al discorso del giovane Federico, il suo futuro sembra ormai lontano dalla magica città dell’arte. Le valigie semichiuse, con la finestra che si affaccia sulla città e due biglietti pronti: uno per il Duomo di Milano, l’altro con il simbolo della Mole Antonelliana. Milano o Torino, la scelta non è ancora definitiva. Ma il futuro nero (non in segno di negatività) è poco ma sicuro: bisognerà capire se l’altra metà è bianca o azzurra. O addirittura proprio bianco-azzurra, considerato anche l’interesse negli anni del Napoli di ADL che aveva buoni rapporti con la vecchia società. Al momento però, suggestioni estere a parte, il treno di Chiesa sembra essere in partenza per il Nord, con più fermate possibili.

L’obiettivo del ragazzo sarà quello di riuscire ad affermarsi anche su lidi maggiori, senza passare in secondo piano. Una sfida molto complessa che rischia di affossare il suo talento come è già capitato a Bernardeschi.

OPERAZIONE FIORENTINA: AGENTE COMMISSO

In chiusura possiamo dire che il bilancio stimato per i prossimi anni è nettamente positivo. L’esordio fa ben sperare se ci leghiamo al famoso detto “Il buongiorno si vede dal mattino”. Oppure potremmo dire che “chi ben comincia è a metà dell’opera”. Un miglioramento del 120% che ha avuto un crollo sicuramente dato da una crisi planetaria che potrebbe però riequilibrare le parti. Uscire da questa situazione sarà molto complesso ma si confida nelle doti di chi è stato capace di risollevare una società in decadenza, se teniamo come riferimento gli anni precedenti al declino. Un voto alto a Commisso che dovrà meritarsi un bel 10 e lode ma per il momento sarà felice di avere avuto un buon 8 e mezzo.

Pubblicità

in evidenza