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Fiorentina, Iachini: “Abbiamo ampi margini di miglioramento”

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Giornata di vigilia in casa Fiorentina. Il tecnico Beppe Iachini ha presentato la sfida contro la Sampdoria in conferenza stampa. Ecco le sue parole riportate da TuttoMercatoWeb:

Come sta la squadra?
“Prima tocco un altro argomento: siccome sento un po’ di scoramento e di sfiducia, dobbiamo guardare il bicchiere mezzo pieno. Per il lavoro che stiamo facendo, io son qui da 40 giorni, ho visto solo crescere questo gruppo. E siamo anche stati penalizzati sotto certi aspetti… Abbiamo grandi margini di miglioramento. Per tre settimane abbiamo avuto tre partite a settimana. Dobbiamo migliorare nella qualità del gioco, come era prevedibile finora siamo andati un po’ a ondate. Da Beppe in 40 giorni però non possiamo pretendere quello che da altre parti fanno in quattro mesi. Sono contento, stiamo recuperando tanti giocatori dal punto di vista fisico e mentali, su tutti Federico Chiesa. Sono situazioni di crescita. Duncan lo abbiamo recuperato, è convocato e può scendere in campo. Badelj e Caceres stanno bene, stiamo recuperando tanti ragazzi”.

Ranieri è il tuo modello come allenatore?
“Sicuramente, è un maestro per me. Lo considero un grandissimo allenatore, domani lo ritrovo con piacere. In passato abbiamo lavorato insieme, sono stato il suo capitano. Se ti ha dato dei gradi, vuol dire che ti riconosceva certe doti. Fa uno strano effetto ritrovarlo da allenatore. C’è grande stima, io cercherò di fare il meglio con la mia squadra”.

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La sfida con la Sampdoria è importante: c’è la consapevolezza che è uno scontro salvezza?
“La Fiorentina ha cambiato proprietà in estate, c’è una situazione precisa: il nuovo percorso sta iniziando adesso, attraverso delle fasi di mercato che si sono sviluppate in questi mesi. È chiaro che c’è bisogno di tempo. La situazione della Sampdoria è diversa: c’è la stessa proprietà, lo stesso gruppo di calciatori. Da parte nostra c’è grande attenzione alla partita, ogni gara è fondamentale per fare punti. Rispettiamo molto l’avversario, la Sampdoria ha un grandissimo attacco: servirà una grande partita dal punto di vista tattico e dell’organizzazione difensiva, ed allo stesso tempo dobbiamo migliorare le giocate palla al piede per costruire situazione importanti in fase d’attacco. Non possiamo andare a giocare con la Sampdoria pensando di giocare solo la fase di non possesso. Non c’è preoccupazione: dobbiamo pensare gara dopo gara, sto cercando di tenere la squadra concentrata. Dobbiamo migliorare certi aspetti, dobbiamo affrontare le squadre con la giusta personalità, cercando di far punti”.

Qualche variazione tattica con il recupero di tanti giocatori?
“Noi stiamo portando avanti un percorso di lavoro. Quando costruisci una casa parti dalle fondamenta, la squadra aveva bisogno di certezze. Quando ci sono stati dei cambiamenti, non sempre le risposte sono state adeguate. Per farlo servono certezze, ci stiamo lavorando. Ogni giocatore deve essere equilibrato e deve dare delle risposte in entrambe le fasi. A volte abbiamo cambiato in corso, ma quando lo abbiamo fatto abbiamo subito diversi gol”.

A che punto è la tua Fiorentina?
Guardo con equilibrio il mio lavoro. Il bicchiere è mezzo pieno, i ragazzi sono cresciuti, abbiamo margini per costruire qualcosa importante. Per fare un esempio, ho letto un’intervista a Leonardo Bonucci che ha spiegato che dopo 7 mesi e mezzo con Sarri devono capire bene alcune cose del mister. Figuriamoci noi con 40 giorni di lavoro. Ma questo non deve essere un alibi. Dobbiamo velocizzare, i giocatori devono capire quello che voglio io”.

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Sulla possibilità del VAR a chiamata
È una cosa che mi può star bene, ma ognuno deve fare bene il suo lavoro. Sono nate delle polemiche in più perché ci sono delle regole non chiare che portano confusione. Ci sono delle persone pagate per questo, c’è la tecnologia: basta osservare le regole, se c’è la VAR va usata. Se l’arbitro non va al VAR a rivedere l’episodio, scatta qualcosa anche a livello mentale perché resta il dubbio”.

Cutrone e Vlahovic?
Sono due ragazzi molto giovani, che vengono da un percorso diverso. Patrik viene da un’esperienza in Inghilterra per 7 mesi. È un ragazzo su cui stiamo lavorando che ha grandi margini di miglioramento, così come Vlahovic. Mi aspetto una crescita subito, non fra due-tre anni. Ogni volta, anche in base all’avversario, decidiamo chi giocherà dall’inizio”.

Come cambia la Sampdoria senza Ekdal?
“È un ottimo giocatore, ma chi lo sostituirà la farà nel migliore dei modi. La squadra si conosce, non sarà quello il problema. Dobbiamo giocare come sappiamo, la Samp è una squadra che gioca molto in verticale ed ha un grande attacco. Non dobbiamo lasciare spazio alle punte dei blucerchiati. Servirà personalità, mantenendo alta la concentrazione per 95 minuti”.

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Da allenatore preferisce giovani da plasmare o giocatori di esperienza?
“Sarebbe perfetto un mix delle due cose. L’attaccante di esperienza ce l’abbiamo, ma purtroppo Ribery in questo periodo è assente per infortunio. Per questo dobbiamo lavorare con i nostri giovani, per fare in modo che possano diventare dei grandi campioni nel minor tempo possibile”.

Con l’Atalanta è mancata la solita grinta?
“Siamo partiti bene, ma abbiamo sbagliato troppo in uscita. Non siamo stati così veloci e bravi nell’andare a ricatturare la palla dopo averla persa. Ci stiamo lavorando, dobbiamo lavorare. C’è stata una leggera flessione fisica, dovuta al fatto che abbiamo fatto una serie di 6-7 partite con gli stessi giocatori. Qualche ragazzo ha accusato le tante partite ravvicinate”.

Vlahovic e Cutrone le hanno dato i giusti segnali in settimana?
“Sì, entrambi hanno dato i giusti segnali e di volta in volta sceglierò chi mandare in campo dal primo minuto. Sono due ragazzi che per me sono sullo stesso livello, da loro mi aspetto che anche chi entra a gara in corso faccia bene. In futuro mi aspetto che possano giocare anche tutti e due”.

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