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Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – Spezia in finale

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Spezia
Tempo di lettura: 2 minuti

Lo Spezia batte il Catanzaro e vola in finale. Partita tosta, difficile, anche come approccio mentale, dopo il risultato favorevole dell’andata.
D’Angelo ha messo subito in campo tutti i suoi uomini più in forma, senza fare calcoli e senza preoccuparsi dei diffidati.

Ed è proprio a livello fisico che lo Spezia è riuscito a neutralizzare il gioco del Catanzaro.

I rilanci lunghi dei calabresi per scavalcare la pressione dei giocatori spezzini finivano nella testa delle torri bianconere.

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Cinque minuti

Proprio la difesa ha dimostrato di essere ancora una volta il vero architrave della squadra. Anche se sarebbe meglio parlare anche di fase difensiva, dal momento che gli attaccanti si dannano l’anima per rallentare le azioni avversarie, pressando tutti.
La partita si è aperta e richiusa in cinque minuti. Tanti ne sono passati dal vantaggio del Catanzaro al goal di Aurelio. Ancora una rete pesante per l’ex Palermo, che in area si trova nella sua comfort zone, visto la sua vocazione da attaccante nelle giovanili del Sassuolo.
Per Aurelio, però c’è qualcosa in più oltre il goal. Una prestazione di cuore e tenacia con coperture decisive e cambi di passo che fanno male.

Il gigante di Monterosso

Da sottolineare la prova maiuscola di Nagy, che nonostante l’assenza di Salvatore Esposito ha saputo ricamare trame di gioco efficaci, alternando sapientemente sciabola e fioretto.
Sugli scudi, come al solito Pio Esposito che si carica tutto il peso dell’attacco sulla sua schiena, a mo’ di gigante di Monterosso. Il numero nove, non lo sposti, né con le buone e né con le cattive. I suoi marcatori che provano ad anticiparlo finiscono per rimbalzargli addosso e per cadere in terra.

Unico appunto, dovrebbe essere tutelato. Talvolta, come nella partita di oggi, gli arbitri tendono a fischiare troppo a favore dei suoi marcatori che preferiscono evidentemente simulare spinte inesistenti, piuttosto che provare ad arginarlo. Francesco Pio, è come la spada nella roccia.
Per quanto uno si possa sforzare, è impossibile riuscirci. Stavolta niente goal, ma un assist per il raddoppio di Wisniewski che chiude baracca e burattini.
Lo Spezia è mentalizzato sull’obbiettivo finale. Il bello e il difficile vengono ora, ma gli aquilotti hanno tutte le carte in regola e le armi per farcela.

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(Foto: Depositphotos)

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