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TARGET – Cagliari: Gennaio banco di prova. Nicola, il mercato e la classifica

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“Accettiamo il risultato, il campionato non finisce oggi” – a sentir parlare Davide Nicola si potrebbe percepire una sorta di tranquillità che in questo momento, proprio a Cagliari, non dovrebbe farla da padrone.

I Rossoblù sono infatti reduci dalla sonora sconfitta con l’Inter, arrivata per mano di Bastoni e Lautaro, serviti da due deliziosi assist dell’ex Barella, con un rigore di Calhanoglu a chiudere i conti. Il tonfo, di per sé, a dirla tutta, non dovrebbe nemmeno far allarmare: sfidare i Nerazzurri non è mai semplice e una sconfitta contro i pluri-campioni d’Italia può anche essere messa in conto. Il problema, in casa Cagliari, è che quella con l’Inter è la quarta sconfitta consecutiva, la decima dall’inizio del campionato. I Rossoblù chiudono così l’anno solare tra le squadre a rischio retrocessione, con quattordici punti raccolti in diciotto partite disputate.

Il Momento

Fiorentina, Atalanta, Venezia e Inter – le quattro compagini che hanno reso un dicembre infernale al Cagliari di Davide Nicola. L’allenatore, però, e forse giustamente, non vuol sentir parlare di bilanci. Monza, Milan, Lecce e Torino le prossime avversarie degli Isolani.
Quattro step che serviranno alla società per capire se puntare sullo specialista delle salvezze, alla lunga, porterà i risultati sperati. Quella di Nicola, infatti, è una scommessa che il club ha voluto fare per consolidare un progetto orfano di Claudio Ranieri, protagonista della promozione in A e della seguente salvezza nella stagione 2023/2024.

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Ad oggi, però, e anche constatando il momento del Cagliari, appare chiaro che le qualità di Nicola abbiano una maggiore efficacia quando c’è da scuotere una squadra in difficoltà subentrando a stagione in corso. La testa è adesso alla prossima sfida di campionato, quella contro il Monza di Salvatore Bocchetti che ha preso il posto dell’esonerato Nesta.

Una sfida da dentro o fuori contro i Brianzoli che, nonostante le numerose assenze e l’uomo in meno, hanno cacciato gli artigli mettendo in difficoltà un Parma uscito vittorioso dalla sfida soltanto al minuto 98′.

Responsabilità

Diversi i capi d’accusa emersi anche dalla contestazione arrivata dopo il triplice fischio della sfida con l’Inter. A Davide Nicola è imputata l’incapacità, per ora, di migliorare la manovra offensiva. Il possesso di palla sterile sfocia, quasi sempre, nell’unica strategia offensiva che trova spazio con continuità: il cross dalla fascia. Con 406 cross effettuati in 18 partite, con la media di 22,5 per match, il Cagliari è tra le squadre che cerca di più questo tipo di soluzione, soprattutto attraverso i piedi di Augello e Zortea.
E in questo modo, giocatori di qualità come Viola, Marin, Gaetano, Luvumbo, abituati alla giocata nello stretto o a puntare l’uomo, fanno più fatica e sono così tagliati dalla manovra.

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Non è però solo colpa del mister. Nel mirino dei tifosi anche i giocatori, giudicati troppo timorosi nella gestione della fase offensiva.

I Rossoblù, secondo alcuni, peccano di identità, una parola che – proprio in Sardegna – è pregna di significato. Un concetto lasciato in eredità da Ranieri e che, ad oggi, nessuno, nello spogliatoio, ha raccolto e ha fatto proprio, caricandosi la squadra sulle spalle. E non può di certo farlo il solo Deiola che, per caratteristiche tecniche, non può essere l’unico punto di riferimento della rosa del Cagliari.

Ma diverse sono anche le responsabilità della società. Manca un centrale di difesa. Palomino e Wieteska non offrono grandi garanzie per affiancare Mina e Luperto.
Obert resta l’unica soluzione nella posizione di braccetto sinistro mentre a destra Nicola è costretto ad adattare Zappa che nasce come esterno.
Il mancato rinnovo di Marin e l’arrivo, in ritardo, di Gianluca Gaetano sono altre due colpe che i tifosi addossano alla dirigenza così come le mancate cessioni di giocatori fuori progetto come Jankto e Lapadula.

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Gennaio: un’occasione da non fallire

Gennaio sarà dunque un mese fondamentale per il Cagliari, non solo sul campo. Perché fuori dalle mura dell’Unipol Domus si giocherà un’altra importante partita: quella del calciomercato.
Il direttore sportivo Nereo Bonato dovrà essere chirurgico nel captare i bisogni della rosa. Alcuni appaiono già chiari, altri, probabilmente, saranno dettati anche da alcune possibili cessioni come, ad esempio, quella di Matteo Prati, finito nel mirino di diverse squadre di Serie A.
Il centrocampista, poco utilizzato fin qui da Nicola, piace a Lazio, Torino, Milan, Roma e Fiorentina e a fronte di un’offerta di 12 milioni di euro potrebbe anche partire. Occhio anche a Razvan Marin, in scadenza di contratto e a Kingstone Mutandwa che piace molto alla Fiorentina.

Il primo interrogativo sul fronte entrate è sul portiere. Per la porta, infatti, il nome più caldo è quello di Elia Caprile, vice di Meret al Napoli ed esplicita richiesta di Nicola che ha già lavorato con lui nella passata stagione.

Il Cagliari sta già dialogando con la dirigenza partenopea. Sul tavolo un possibile scambio con Scuffet. Un’altra pista porta a Terracciano della Fiorentina. Altri nomi sul taccuino di Bonato sono quelli di Faraoni, Thorstvedt e Casadei, già a lungo seguiti dal Cagliari in estate.
Il primo tornerebbe utile per offrire un’alternativa a Zappa e Zortea, gli altri due potrebbero eventualmente realizzarsi con le cessioni di Prati e Marin con Casadei che piace molto anche al Monza.

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Ma il fronte più caldo è quello offensivo. Il Cagliari è alla ricerca di un vice-Piccoli e il nome più accreditato è quello di Shomurodov, in uscita dalla Roma. I Rossoblù hanno già avviato i contatti.
L’uzbeko ha aperto alla soluzione, voglioso di rilanciarsi e rendersi protagonista nella seconda parte di stagione.
La palla passa alla Roma che dovrà dunque, a sua volta, cercare un vice-Dovbyk. L’ex Genoa Shomurodov non è l’unico obiettivo per l’attacco.
Con le eventuali cessioni di Kingstone e Lapadula, che piace molto a Empoli e Lecce, si libererebbero altri slot nel reparto offensivo del Cagliari.

Ngonge e Arnautovic sono due pallini di Bonato ma senza un aiuto sull’ingaggio sono considerati inarrivabili. Contatti in corso con la Juventus per il prestito di Adzic, soluzione su cui i Bianconeri sono ancora in dubbio. Piacciono anche Sansone del Lecce e Kouamè della Fiorentina.
Dialoghi in corso anche con il Palermo per Matteo Brunori. Le due società sono in contatto e studiano un possibile scambio con Gianluca Lapadula. Entrambi i giocatori vorrebbero cambiare aria ma i Rossoblù dovranno prima scardinare la concorrenza di Sassuolo e Sampdoria.

Il Futuro

Le sensazioni non sono ottime. Al Cagliari mancano figure forti, capaci di prendere in mano la squadra.
Di Ranieri ce n’è uno solo e oggi allena la Roma. La dirigenza dovrà fare quadrato sulla figura di Davide Nicola, esperto allenatore già in grado di compiere magistrali imprese, magari dimostrando una maggiore vicinanza. Il tecnico, dal canto suo, dovrà trovare una quadra.
Troppa la confusione tattica e troppi i moduli fin qui utilizzati. Anno nuovo, soluzioni nuove, il diktat in cui sperano i tifosi, nell’attesa che il gruppo squadra si compatti, magari anche con l’ingresso di nuovi innesti. Appare ben chiaro, per tutti, che a Cagliari il 2025 si aprirà all’insegna di un’espressione che nel linguaggio comune significa lanciarsi in un’impresa senza paura: “gettare il cuore oltre l’ostacolo”.

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(Foto: Depositphotos)

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