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ANGOLO AVELLINO – I lupi calano la manita contro il Catania: 5-2

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Avellino Serie C
Tempo di lettura: 3 minuti

Vola l’Avellino nel turno infrasettimanale col Catania e cala la manita ai danni degli etnei colpevoli di un approccio troppo soft alla gara e di averci creduto solo per 10 minuti e quando il parziale era già sul 3-0.

Clima da lupi al Partenio, bagnato da abbondanti piogge e sporadiche grandinate durante tutto il corso della partita.

Se poi ci si aggiunge la scarsa affluenza dovuta alla scelta poco felice di far giocare una sfida così sentita in un orario a dir poco inconsueto come le 18:30 di un ferialissimo mercoledì, e le aspettative sotto ai tacchi dopo gli ultimi passi falsi e la crescita di avversarie importanti come il Benevento, la mistura è ideale per una partita esplosiva.

Già, perchè la compagine irpina è nervosa e umorale, subisce tantissimo attestati di stima e complimenti, e tende a svanire quando il gioco si fa duro, ma se dai in pasto ai lupi un freddo gelido e il calore della sua curva, privandoli di critiche e promesse.

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I biancoverdi ti tirano fuori un campionario di tutto ciò che va bene mischiandolo con quello che proprio non va ed escono al triplice fischio finale stanchi, feriti, ma vittoriosi.

Le squadre sonnecchiano per una mezz’oretta, ma al 29′ la pressione sale.

La catena di destra è quella più lubrificata, così Sgarbi dopo una bella sgroppata sulla destra serve un liberissimo Rocca che insacca il più classico dei goal dell’ex.
Passano solo 3 minuti e i padroni di casa trovano il raddoppio.

Al 32′ Sgarbi è imprendibile.

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Il pendolino di Bolzano sfreccia veloce sulla fascia e serve l’assist numero 13 della sua stagione per la rete di Gori che sbuca in mezzo ad un’intontita difesa rossoblù.

Gli irpini giocano in scioltezza e riescono puntualmente a bloccare sul nascere le iniziative degli ospiti.

Sul finire della prima frazione c’è ancora tempo per la giostra biancoverde.

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Il 3-0 nasce da un lancio lungo lungo di Sgarbi che imbecca Gori in corsa prima della linea di centrocampo.

Il 35 dei lupi salta l’uomo e si invola verso l’area avversaria, serve l’accorrente D’Ausilio che d’istinto prima impatta e prende il palo, poi sulla ribattuta si fionda sul pallone e segna.

Ma come avevamo anticipato, la squadra di Pazienza è capace di prove solide e mature, ma anche di perdersi in un bicchier d’acqua e allora, più per colpe sue che per meriti dell’avversario, semplicemente non rientra in campo fino al 60′ e concede il gioco a un Catania che ringrazia e in soli 3 minuti, al 50 e al 52′, riporta il parziale sul 3-2.

Il primo goal degli etnei è frutto di una bella giocata di Zammardini sulla fascia, mentre il secondo è dimostrazione palese che qualcosa funziona a intermittenza negli ingranaggi irpini.

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Ricciardi e Cionek si incartano sugli sviluppi di un cross di Marsura ed è rapace Castellini nel sorprenderli e insaccare.

Da un colpo così pesante è stato davvero bravo Pazienza a inanellare una serie di cambi che hanno riportato solidità ed equilibrio tattico, inserendo Palmiero a guidare la fase nevralgica del gioco e cambiando punte e modulo.

Il ritorno alla difesa a 3 e la copertura della parte centrale della mediana hanno riportato l’incontro sui binari giusti e i due goal siglati nel finale da Russo e Liotti sono l’esempio lampante di come la partita l’Avellino non l’abbia vinta nel primo tempo, ma dopo il settantesimo, quando la squadra vista nelle ultime uscite era sempre svanita alla prima difficoltà e oggi invece, ha mostrato qualcosa di completamente diverso.

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Da segnalare sia il goal sia la tenacia di Raffaele Russo finalmente ritornato a sorridere dopo il brutto infortunio di aprile 23, una nota lieta in una serata felice.

Da gare come quella di oggi si esce con la consapevolezza che i lupi possono giocarsela fino alla fine, ma dovranno reagire alle difficoltà di volta in volta e mantenere la stessa grinta vista oggi al Partenio.

Il tabellino:

MARCATORI: 32′ Rocca, 34′ Gori, 45′ De Cristofaro, 50′ Marsura, 52′ Castellini, 77′ Russo, 84′ Liotti

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AVELLINO (4-3-3): Ghidotti, Ricciardi, Cionek, Rigione, Frascatore, De Cristofaro (88′ Dall’Oglio), Armellino, Rocca (55′ Palmiero), Sgarbi (69′ Russo), Gori (69′ Marconi), D’Ausilio (55′ Liotti).
A disposizione: Pane, Pizzella, Tito, Mulè, Llano, Pezzella, Tozaj All: Michele Pazienza.

CATANIA (4-3-3): Furlan, Castellini, Curado, Kontek, Celli, Zammarini, Ndoj (45′ Bouah 55’Cicerelli), Sturaro (69′ Welbeck 86′ Chiarella), Peralta (69′ Cianci), Costantino, Marsura.
A disposizione: Torrisi, Albertoni, Haveri, Tello, Monaco.
All: Cristiano Lucarelli.

ARBITRO: Sig. Dario Di Francesco della sezione di Ostia Lido.
ASSISTENTI: Sigg. Marco Matteo Barberis della sezione di Collegno e Marco Collaiani della sezione di Bari.
QUARTO UOMO: Sig. Mario Picardi della sezione di Viareggio

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AMMONITI: Frascatore (Av), Peralta (Cat)

(Foto: Depositphotos)

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