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Prima Samardzic, ora Perez: incrinato il rapporto Napoli-Udinese

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Di Lorenzo N. Perez
Tempo di lettura: 2 minuti

Il mercato, si sa, è un momento frenetico e caotico: le trattative nascono e muoiono in pochi minuti, i rapporti e le sinergie si intensificano o si rompono. Proprio a gennaio, Udinese e Napoli potrebbero aver compromesso, in maniera significativa, il proprio rapporto. E la causa sarebbe relativa alle trattative, poi saltate, per il passaggio di Lazar Samardzic prima e Nehuen Perez poi in azzurro.

Napoli-Udinese, trattative sfumate alle battute finali

Ceduto Elmas al Lipsia, il Napoli è tornato con insistenza su Lazar Samardzic. Il talentuoso classe 2002, la scorsa estate a un passo dall’Inter, era stato individuato come il perfetto erede del macedone. Sei mesi di ‘rodaggio’ alle spalle di Piotr Zielinski e poi, forse, la titolarità. Il polacco, infatti, ha un piede e mezzo a Milano. Napoli e Udinese avevano anche raggiunto l’accordo. Il tedesco naturalizzato serbo si sarebbe trasferito in azzurro per venti milioni di euro più cinque mi bonus. L’inserimento della Juventus e qualche tentennamento, però, ha impedito che l’operazione potesse concludersi. Il Napoli ha deciso di virare su Leander Dendoncker, arrivato negli ultimi giorni di mercato.

Mentre si portava avanti la trattativa per il belga, il Napoli era tornato a bussare alla porta dell’Udinese, questa volta per Nehuen Perez. L’ex Atletico Madrid era stato individuato come rinforzo ideale per la difesa di Walter Mazzarri. Le due società avevano anche raggiunto un accordo: trasferimento a titolo definitivo per sedici milioni più due di bonus. Fissate anche le visite mediche. Poi, però, la prova di Leo Ostingard a Roma ha cambiato gli scenari. Il norvegese ha spinto per rimanere, la società ha apprezzato il suo attaccamento alla maglia (e alla causa). E tanti saluti a Neheuen Perez.

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Rapporto incrinato

Due operazioni sfumate poco prima della fumata bianca, quindi. Una situazione non facile da digerire per Napoli e Udinese. Come spesso accade, quelle che erano sinergie sfociano in rotture. Il rapporto tra Gino Pozzo e Aurelio De Laurentiis, ora, è ai minimi termini. Ricucire il rapporto non sembra una priorità dei due patron. Le due squadre avevano chiuso tante operazioni negli anni passati: Allan, Piotr Zielinski e Alex Meret, per esempio, sono sono gli ultimi nomi che sancivano una sinergia importante. Le due operazioni (saltate) del gennaio del 2024 potrebbero mettere fine, in maniera definitiva, ai rapporti tra i due club. Un’altra storia del caotico mercato.

(Foto: DepositPhotos)

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