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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – I Duri hanno due cuori

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Roma De Rossi
Tempo di lettura: 2 minuti

Lo cantava Liga. Stavolta un cappello (leggi pistolotto) è doveroso. Analizzando freddamente l’incontro abbiamo, da una parte, un Verona in situazione grottesca, col Presidente indagato e  con mezza squadra lanciata dal balcone di Giulietta al miglior offerente, ma che sta dimostrando che non cadrà senza combattere.

Dall’altra una squadra che, sull’onda dei risultati negativi, manda via il più titolato allenatore del mondo per prendere un carneade della panchina. Questa è cronaca. In mezzo c’è un immenso cuore giallorosso diviso tra la rabbia per aver perso un grande amore e la gioia di aver ritrovato uno dei suoi figli più amati, pronto a proteggerlo e sostenerlo fino alla morte.

Se la scelta sarà giusta lo dirà il tempo e ci sarà modo di approfondire.

Tra i fischi, l’indifferenza per i giocatori e l’ovazione, orale per DDR, “scritta” per Mou, il primo tempo vede una Roma sfoggiare intensità e un discreto fraseggio. I gialloblu tengono venti minuti il campo, poi El Shaarawy spacca la partita con due grandi assist che Lukaku prima e Pellegrini poi trasformano.

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Tutto facile, tutto bello, tutto tranquillo. Ma i giallorossi non rientrano dall’intervallo e l’uscita di Dybala incoraggia i menomati ma gagliardi scaligeri che, con un gol annullato, un rigore alle stelle e una fucilata da fuori area su cui Patricio replica la papera dell’andata, tengono la Roma in apprensione fino all’ultimo, facendo capire che i problemi si risolveranno per gradi.

Parlare di gioco e tattica serve a poco, certo DDR non può aver già plasmato i giocatori. Rimane la grinta del primo tempo e la menzione è d’obbligo, almeno per la prima parte,  per il Faraone.

Per il resto chi dava il fritto ha continuato a darlo, chi era scarso continua a litigare col pallone, chi si faceva male esce zoppicando e i medi perseguono la via della mediocrità.

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Buona la prima e tanto basta, un millimetro alla volta.

Il ragazzo si farà, cantava De Gregori e per le speranze espresse in conferenza, Ligabue cantava i Duri hanno due cuori e lo stadio ne ha uno grande per Mourinho e ne aveva uno già mastodontico per Daniele.

(Foto: Depositphotos)

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