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Inter, Sanchez non brilla: il ritorno è stato un fallimento

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Inter Milan San Siro
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Dalle parti di Viale della Liberazione si sperava che il secondo atto del cileno a Milano potesse andare meglio del primo ma, senza dubbio alcuno, il ritorno di Sanchez all’Inter è stato fin qui un totale fallimento.

Dopo la fatica fatta per liberarsi dell’ex Barcellona nell’estate 2022, con una lauta buonuscita pagata al Nino Maravilla per convincerlo a lasciare l’Italia, già nella scorsa sessione la decisione di riportare Sanchez a Milano ha destato qualche perplessità. La prova definitiva, però, l’ha data il campo, con Sanchez che fin qui è stato tutt’altro che utile alla causa di Simone Inzaghi.

Il ritorno a Milano

L’estate dell’Inter nel reparto offensivo è stata, come sappiamo, decisamente travagliata. Tra l’addio di Dzeko, la querelle Lukaku, e il ripiego Arnautovic, ce n’è abbastanza per tutti i colori.

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Ma le manovre offensive particolari, Thuram a parte rivelatosi un colpo preziosissimo, non sono finite. L’Inter, infatti, dopo diversi tentativi negli ultimi anni, riesce a dire addio a Joaquin Correa, rivelatosi ben al di sotto delle grandi aspettative che circondavano il Tucu nel momento del suo arrivo per 30 milioni di euro ad agosto 2021.

Per sostituire l’argentino, i nerazzurri puntano su un usato sicuro e ben noto all’Inter: il ritorno di Alexis Sanchez. Il cileno, nell’anno passato in Francia dopo il suo primo addio, aveva brillato sorprendentemente con la maglia del Marsiglia, mostrando esattamente ciò che l’Inter cercava in un attaccante e che mai aveva mostrato nella sua prima avventura in maglia nerazzurra.

Tutto questo ha portato al suo ritorno a Milano e alla firma del contratto di un anno fino a giugno 2024, arrivata il 26 agosto.

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Il poco spazio e i numeri

Per il cileno lo spazio, comprensibilmente visto l’inizio da paura della coppia Lautaro Martinez-Marcus Thuram, è subito poco, ma Alexis non sfrutta mai davvero le poche occasioni ricevute.

Fin qui solo due reti dal ritorno all’Inter, entrambe in Champions League contro Salisburgo e Benfica, dove ha totalizzato sei apparizioni. Delle due reti, una è anche arrivata su rigore, nella rimonta di Lisbona, un bottino un po’ misero per la prima riserva insieme ad Arnautovic di una squadra che vuole essere competitiva in tutte le competizioni.

Ma è soprattutto in campionato che il mancato apporto di Sanchez si è reso evidente: il cileno entra in campo spesso con un approccio sbagliato, poche idee e tutte confuse, rendendosi più dannoso che utile alla causa della squadra di Simone Inzaghi nella corsa al titolo.

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Situazione mercato

L’addio di Sanchez sembra ormai una formalità. Si vocifera che addirittura possa avvenire anche a gennaio, cosa comunque improbabile vista la mancanza di offerte concrete per el nino.

Sanchez è ormai lontano nelle gerarchie di Simone Inzaghi e l’Inter sembra avere, già adesso, individuato in Mehdi Tahremi il sostituto per giugno, chiudendo l’affare a parametro zero per l’iraniano del Porto.

Nonostante l’improbabilità di un addio imminente, già si sono susseguite le sue possibili alternative in caso di cessione in questa sessione di mercato: da Carboni, gioiello di proprietà nerazzurra che si sta distinguendo nella vicina Monza, alla suggestione Benzema, già stanco dell’Arabia Saudita.

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Comunque vada a finire, una cosa è certa: il ritorno di Alexis Sanchez all’Inter fin qui è stato un fallimento.

(Foto: Depositphotos)

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