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ANGOLO SALERNITANA – Puntellare per sognare

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Archiviata la prima uscita stagionale e conquistato il primo punto in terra capitolina, la Salernitana resta vigile sul mercato per rimpinguare, e puntellare, l’organico definitivo da mettere a disposizione di Paulo Sousa. Con gli affari Martegani e Cabral solo da formalizzare ufficialmente, resterebbe da colmare ancora qualche vuoto in difesa e in attacco. E la gara di Roma, in tal senso, ha regalato diverse indicazioni. Con un Gyomber stranamente distratto e un Fazio lontano parente dei fasti giallorossi, la difesa è apparso il reparto in maggiore difficoltà. Complici le assenze dell’affaticato Pirola e del lungodegente Daniliuc, il reparto difensivo attualmente risulta, di fatto, il meno corposo dal punto di vista numerico. Il maggiore indiziato a riempire la casella di terzino sinistro di riserva, intanto, sembrerebbe Leo Hjelde. Esterno basso mancino naturale, adattabile anche al centro: queste le caratteristiche che stuzzicano maggiormente le fantasie di Morgan De Sanctis. E sono proprio quelle possedute dal giovane difensore di origini norvegesi, sul quale si continua a ragionare sulla base di un prestito con diritto/obbligo di riscatto a determinate condizioni.

Per il centrocampo, con l’arrivo di Martegani e a meno di cessioni più o meno eccellenti last minute, il mercato può considerarsi chiuso. l’eclettico centrocampista argentino e il prospetto Legowski andranno, di fatto, a colmare le caselle lasciate sguarnite da Tonny Vilhena ed Hans Nicolussi Caviglia. Discorso diverso, invece, per la trequarti e l’attacco. Oltre a Loum Tchaouna, in arrivo dal Rennes a titolo gratuito con percentuale sulla prossima rivendita, potrebbe arrivare ancora un’altra punta. Magari attendendo, perché no, la composizione dei vari mosaici tipica degli ultimissimi giorni di calciomercato.

Un calciomercato che, come mai nella storia ultracentenaria granata, non sarà vissuto con l’acqua alla gola nelle battute finali. Oltre agli innegabili difetti, il match di domenica pomeriggio ha rimarcato anche i numerosi pregi della banda Sousa. Molti dei quali, ad onor del vero, già sciorinati nella scorsa seconda parte di stagione. Checché ne dicano tromboni sfiatati in cerca di ribalta, diversamente competenti e nostalgici di vario genere, la Salernitana andata in scena in quel di Roma ha dimostrato di essere squadra da salvezza in carrozza ed abito da sera. In attesa di vedere all’opera i nuovi acquisti, le permanenze di Dia, Lassana Coulibaly, Pirola e Ochoa rappresentano i primi, veri, grandi e rodati acquisti. Senza dimenticare chi, a 36 anni suonati, continua a disegnare calcio e regalare perle di rara bellezza.

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Ancora pochi accorgimenti e poi, deo gratias, ci si concentrerà solo ed esclusivamente ad affari di campo. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, la buonanotte rischia di essere tra le più dolci neanche mai lontanamente sognate.

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