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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Tutto il resto è noia

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Due settimane or sono, ho paragonato il Milan di Furlani-Moncada ad un grande cantiere edilizio: gru, scavatrici, scheletri di palazzi altissimi e polvere sollevata dai nuovi arrivi e dalle partenze. Al 27 Luglio 2023 questo parallelo è ancora valido. Forse si può parlare addirittura di una sostanziale accelerata. L’ufficialità di Chuckwueze e la chiusura imminente per Musah chiudono la prima fase del mercato rossonero. Quella più urgente, che doveva garantire la nuova rosa su cui costruire il gioco al tecnico Pioli, unico sopravvissuto ad un cambio di nomi e teste simile più ad un’epurazione che ad un normale avvicendamento. Si interverrà ancora sulle alternative nel ruolo di terzino sinistro e destro, poi bisognerà chiudere il progetto con una una punta di valore. Un attacco da favorita necessiterebbe del centravanti che aggiungesse una piscina roof-top al grattacielo americano che si sta costruendo. I numeri maturati fino ad oggi non si registravano a Casa Milan da tanto tempo: ancora una volta questo deve far pensare quanto sia stato grande lo spavento nell’aver visto concretizzarsi, sempre di più, il rischio di non giocare la Champions League 2023-2024. L’unico traguardo sportivo davvero fondamentale e irrinunciabile, che porta beneficio ai conti ma anche un’altra brillantezza al nome Milan, di conseguenza ben altra attrattività sul mercato.

L’equazione difficile

La qualificazione alla Champions League, quindi anche una squadra competitiva in Europa ma padrona di casa in Italia, l’appeal crescente con tutti gli sponsor, i conti sempre in ordine e, dulcis in fundo, la definizione della costruzione dello stadio, non sono pezzi smontabili e intercambiabili. L’equazione difficilissima che si sta provando a risolvere non riesce, se viene a mancare una solo di queste componenti. Seppur all’inizio, è un cammino che nessuno in Italia ha mai intrapreso. La Juventus di Agnelli di undici anni fa ci provò ma rimase vittima della sua stessa forza. E il Milan non è la Juventus. Perchè il Milan non è tutto il resto. E tutto il resto è noia.

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