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Lazio, Lotito: “La rosa sarà rinforzata. Sto provando a rinnovare Milinkovic-Savic, ma…”

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Lotito Lazio
Tempo di lettura: 3 minuti

Nel giorno in cui i giocatori della Lazio si ritrovano per svolgere le consuete visite mediche post vacanze in vista del ritiro ad Auronzo, il presidente del club capitolino, Claudio Lotito, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, durante la quale ha trattato diversi temi: dal rapporto con Sarri al mercato in entrata, soffermandosi anche sul futuro di Milinkovic-Savic:

“Ho avuto molte cose da fare, ma adesso mi sto dedicando agli affari della squadra, ho le idee chiare. La Lazio verrà rinforzata. Arriveranno elementi funzionali per aumentare le competitività del gruppo, avremo una rosa più larga.

Sappiamo quello che dobbiamo fare, ne abbiamo parlato. Ho naturalmente sentito anche Maurizio Sarri. Poi è chiaro che nella Lazio decido io e firmo io. Ho una rosa di nomi per ogni ruolo che dobbiamo coprire, con varie alternative. Sceglierò chi prendere, ma su una questione non ci sono dubbi: i giocatori arriveranno, come sempre. Sa quanti ne ho presi l’anno scorso? Quattordici. Sono pochi?”.

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C’è chi sostiene che Sarri non sia contento dell’immobilismo della Lazio

“Illazioni. Con Sarri c’è armonia, e dove c’è armonia c’è ricchezza. Non a caso siamo arrivati secondi in A. Secondi, dico: di cosa parliamo? E non perché la Juve è stata penalizzata, lo saremmo stati lo stesso, anche se avessero avuto quei dieci punti in più. Dicevano che saremmo arrivati noni, decimi…”.

Su Milinkovic

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“Io non lo cederei, anzi sto cercando di rinnovargli il contratto. Ma un contratto è l’incontro della volontà di tutte le parti. Milinkovic sta con noi da otto anni, sono tanti. Di sicuro la Lazio per comprare non ha bisogno di vendere. E questo è importante: non tutti possono farlo, anzi… Se a noi verrà meno un giocatore, non accadrà perché dobbiamo fare soldi. Contano le scelte tecniche, le decisioni personali, i rapporti. Poi, se uno se ne vuole andare, io non lo tengo”.

Milinkovic-Savic le ha detto che se ne vuole andare?

“A me no, non lo ha detto. Sta con noi da otto anni, sono tanti. Sa che a settembre la Lazio ha pagato gli stipendi di gennaio? Dico: a settembre gli stipendi di gennaio. Nessuna società non in Italia, ma al mondo ha fatto una cosa del genere. Perché se ne deve andare? I giocatori da noi sono contenti, hanno tutto. Nessuno ha un centro sportivo come il nostro a Formello, ad esempio. Me l’ha detto anche Infantino, che è stato a cena da noi. E ho creato una struttura medica straordinaria, ci sono diciassette specialisti che lavorano da noi. Il nostro dentista, per dirne una, è anche gnatologo. E poi ho il podologo… Di tutto”.

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Su Tare

Tare è stato diciotto anni con noi, sul piano personale mi è dispiaciuto moltissimo che se ne sia andato. Mi ha chiamato mentre ero in Molise: presidente, ho deciso di lasciare la Lazio nonostante abbia per lei riconoscenza, stima, affetto. Che cosa dovevo dirgli?”.

Su chi individua ora gli acquisti

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“Ho in fase di ultimazione un centro scouting con otto postazioni, con tante persone che lavorano. Noi siamo tradizionalisti, non avveniristici. In un calciatore si trascura una componente essenziale: l’individuo. Cosa ne sa un algoritmo dei valori umani di un atleta? Può pesare le prestazioni, forse, non il carattere”.

Su Berardi

“Non rispondo a domande di mercato. Io non vendo sogni ma solide realtà. Gli obiettivi si centrano, non si annunciano”.

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(Foto: Depositphotos)

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Laureando in Giurisprudenza presso l'Università degli studi Suor Orsola Benincasa. Redattore LBDV, nonchè scrittore e conduttore di "BLITZ!" e "MATCH!" - i programmi in diretta social dedicati, rispettivamente, al calciomercato e alla stagione calcistica.

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