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Angolo del tifoso

ANGOLO NAPOLI – Fuori i secondi

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Il girone di ritorno inizia come era finito quello d’andata, vale a dire vincendo e convincendo.
Ci ha messo qualche minuto in più del solito il Napoli a trovare le misure dell’avversario. Contro la Roma ce ne sono voluti diciassette, un numero che agli azzurri (e non solo) non ha mai portato sfortuna.
C’è voluta una splendida, verrebbe da dire solita, combinazione Kvaratskhelia-Osimhen, col nigeriano che ha dato ulteriore dimostrazione di qualità ormai chiare ed evidenti a chiunque.
Strapotere fisico e crescenti capacità tecniche: un percorso verso il miglioramento che non conosce pause e che avanza a vista d’occhio.
Victor Osimhen è una porta aperta su un modo incantato, un cammino che inizia su un rettangolo verde e poi continua su sentieri ancora in larga parte inesplorati.
Strade dritte protese verso una bellezza che ormai è estasi per cuori ed anime e che in questa stagione sanno di irripetibile e grandioso.
Nella serata fredda del Maradona (in cui tengono il ritmo Lobotka, Kim e Di Lorenzo), comunque, finalmente bene anche Lozano, prezioso in fase di copertura e sempre propositivo davanti, con la sola macchia della errata chiusura sul momentaneo pareggio di El Shaarawy.
Con un secondo tempo di qualità, la Roma (lontana parente della squadra compassata dell’andata) aveva riacciuffato il risultato, alla fine – però – ha prevalso l’insaziabile fame di vittoria del Napoli.
Ha prevalso la qualità delle seconde linee azzurre, che – chiamate in causa – anche stavolta non hanno deluso. Grandissimo e preziosissimo il gol di Simeone, utile a mandare ancor più su la squadra di Luciano Spalletti.
Se osservare Osimhen è un incanto, però, è tutto il Napoli il vero incantesimo.
Venti giornate in cui i partenopei hanno giocato un altro sport partecipando, di fatto, ad un altro campionato.
A gennaio le stagioni sono sempre a metà e – da febbraio in poi – si sa, può succedere di tutto.
Tredici punti di vantaggio dicono, però, tante cose, la più importante di tutte è che si cammina nella direzione dei sogni e non c’è nessuna voglia né di fermarsi, né di rallentare.
Inter, Milan, Atalanta, Lazio e Roma non possono – per ora – che lottare per occupare un posto alle spalle.
Verranno fuori tra loro i secondi, i terzi ed i quarti. Lassù pare non esserci più posto.
E per adesso sembra giustissimo e sacrosanto così.

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