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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Tre punti al cardiopalma

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Tempo di lettura: 3 minuti

Il defibrillatore è stato il miglior amico per poter vedere questo Milan-Verona che in tanti ricorderemo per tanto, tanto tempo. Qualche mese fa, anche l’anno scorso, una partita del genere l’avremmo persa o forse pareggiata. Nella stagione 2021-2022 l’abbiamo vinta, stabilendo anche il record: 22 punti in 8 giornate di campionato. Un traguardo mai ottenuto da nessun allenatore. Da quello che sembrava poco più che un traghettatore come Stefano Pioli, si. Una menzione d’onore per lui. L’ennesima. Questo Milan-Verona è stato il suo ennesimo banco di prova superato. Una vittoria di capitale importanza, la settima in campionato, perché arrivata in questo modo, dopo il ko dell’Inter (adesso a -5) e in attesa di Juve-Roma.

La partita

Prima da titolare anche a San Siro per Maldini; torna Giroud, spazio per Ballo-Touré. Partenza in salita. Dopo un tiro pericoloso di Ilić, l’Hellas Verona la sblocca al 7′: il colpo di testa di Veloso sorprende la difesa e libera Caprari che, di potenza, piega le mani a Tătărușanu. Reazione immediata ma isolata del Milan: al 9′ botta al volo di Maldini (servito da Rebić) sopra la traversa. Si mette ancora più male al 21′, quando Romagnoli atterra Kalinić in area e l’arbitro concede il rigore: dal dischetto, Barak incrocia all’angolino basso per il raddoppio. Tentativi sparsi di riscossa: al 27′ Calabria calcia alto, al 30′ Saelemaekers la piazza centrale, al 41′ Ballo-Touré è impreciso. Nel frattempo si fa male Rebić, al suo posto Leão. Duplice fischio.

La ripresa

La ripresa inizia con Krunić e Castillejo che rimpiazzano Maldini e Saelemaekers. In apertura, ci provano Calabria e Leão ma il muro gialloblù resiste. Lo infrange Giroud al 59′, dopo una grande giocata in fascia di Leão: dribbling e cross al bacio, stacco di Olivier sottomisura e palla in rete. Cambia il vento a San Siro: al 64′ Giroud di testa e al 69′ Leão a giro non inquadrano di poco lo specchio della porta. Un altro rigore al 73′ permette di arrivare in parità, stavolta il fallo in area è di Faraoni su Castillejo: dal dischetto, freddo, Kessie non sbaglia. Uno-due micidiale del Diavolo, al 78′ la rimonta è completata: traversone tagliato dalla sinistra di Castillejo e deviazione sbilenca di Günter a beffare Montipò. Nel finale, Tătărușanu salva su Barak e Simeone, per il resto ordinaria amministrazione. Triplice fischio.

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Torna la Champions

Ora il Diavolo potrà dormire felice, godersi la domenica e prepararsi al meglio per il ritorno della Champions League: martedì 19 ottobre alle 21.00 ci sarà in programma la delicata trasferta di Porto. Nessuno tocchi il defibrillatore.

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