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Alibi inutili

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Si fa estrema fatica a comprendere il risultato beffardo del Napoli a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

In realtà, la vittoria sarebbe stata decisamente troppo generosa per gli uomini di Gattuso, che ha rischiato più volte di ritrovarsi sotto almeno con una o due reti di scarto. Ma se al 93° e 10”, ti ritrovi sul 2 a 3, questo risultato hai l’ obbligo di portarlo a casa a denti stretti, con forza, da grande squadra che lotta per traguardi importanti come la Champions League.

Ma il Napoli è una grande squadra? Eppure ad inizio stagione le premesse c’erano tutte. Ma è anche inutile voltarsi indietro, alla ricerca di risposte che abbiano un senso, o per trovare una verità ineluttabile a questa involuzione, che ormai è costante, ed è a tratti deprimente.

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Deprimente perché il Napoli è una squadra che non ragiona da grande. E andrebbe affermato, al netto dei tanti infortuni subiti, ed un Elmas costretto a fare la prima punta per mancanza di alternative (Osimhen e Petagna fermi ai box). Non ragiona da grande una squadra che in possesso palla a centrocampo al 93° e 10”, è capace di concedere a tempo scaduto, il rigore poi trasformato da Caputo del 3 a 3.

Una vittoria sarebbe stata bugiarda, ma valeva oro. Per morale, classifica, per continuità dopo la vittoria casalinga contro il Benevento, per mettere a tacere ancora una volta le voci sull’esonero di Gattuso, che invece tutt’oggi ancora spopolano sui vari social.

Su twitter l’hastag #Gattusoout è in tendenza, perché i tifosi sono convinti di una cosa: andava mandato via l’allenatore, complice di una crisi senza possibilità di svolta.

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E gli infortuni, e gli errori individuali, e la tripla competizione alla ricerca della settimana “tipo”, perché il Napoli non si può permettere di giocare su più fronti, e le voci su altri tecnici, insomma quante cose hanno contribuito ad esasperare un’ambiente fino a perdere totalmente la serenità. Ma questi sono alibi, e lo sono perché con queste situazioni ci convivono tutte le squadre, ed i professionisti hanno il dovere di dare risposte concrete, non di lamentarsi.

Perché il lamento poi diviene generale, ed a pagare dazio sono soprattutto i tifosi, che si illudono, ci sperano e si esasperano. Il pareggio di ieri, vale una sconfitta totale nell’atteggiamento. Calciatori anche di una certa esperienza che commettono leggerezze del genere sono ingiustificabili, e su questo Gattuso ci può fare poco, ma ci potrebbe fare pur sempre qualcosa.

Il Napoli si allontana ancora di più dalla tanto agognata zona Champions, con un’Atalanta che va al triplo, le romane che non perdono colpi, ed Inter, Milan e Juventus lì tra primo secondo e terzo posto. Non c’è posto per questo Napoli, ma c’è anche da ammettere che il treno si è fermato troppe volte dalle parti degli uomini di Gennaro Gattuso, ma evidentemente su questi vagoni non ci vogliono proprio salire.

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Allora ditelo ai tifosi, prendetevi le vostre responsabilità e così in molti si metteranno l’anima in pace.

 

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Produttore Esecutivo in Mediaset per contenuti di informazione (hardnews e softnews), telegiornali e talk tv prime-time. Ho ideato il progetto LBDV e fondato la testata giornalistica. Sono amante del dubbio, socratico per formazione e mi piace guardare al di là delle apparenze tutto, le persone e la vita.

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