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Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo e Co: vecchi a chi?

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Tempo di lettura: 4 minuti

“Vecchi a chi?”

È la domanda che si staranno facendo i protagonisti della sesta giornata di Serie A: Zlatan Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo, Pedro e Felipe Caicedo, gli ultratrentenni decisivi nell’ultimo turno. Quattro calciatori con una carta d’identità al limite o oltre dei canoni imposti dal sistema calcio, che non vogliono saperne di non continuare a stupire ed essere decisivi.

UN PAESE PER ‘VECCHI’

Non è un paese per Vecchi’ vinse 4 statuette agli Oscar del 2008. Joel ed Ethan Coen lo ambientarono nel Texas del 1980. Alla fine della storia, lo sceriffo della Contea di Terrel, Ed Tom Bell, decise di andare in pensione. In Italia invece…

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Qui in Italia non si guarda all’età e questa è una cosa molto positiva, si guarda la qualità e la condizione fisica dei giocatori.

Le parole pronunciate sabato da Paulo Fonseca sembrano quasi profetiche ed estremamente lucide. Il trend del nostro calcio, da diversi anni a questa parte, è quello di puntare anche su giocatori esperti, per certo versi ‘vecchi’. Tra operazioni di marketing, altre sbagliate e campate in aria, ce ne sono state tante che hanno ridato verve alla nostra Serie A. E la sesta giornata ne è stata una piacevole dimostrazione.

IBRACADABRA

Classe 1981, 39 anni compiuti un mese fa ma ancora la forza e potenza per imporsi in Serie A. Ibrahimovic Supremacy” si è abbattuto anche ieri sul malcapitato Udinese. In una gara bloccata dopo il pareggio di De Paul su rigore, ci ha pensato l’immortale attaccante svedese a segnare e regalare altri tre punti preziosissimi al Milan. Il gesto tecnico è sontuoso e mai banale, una sforbiciata all’interno dell’area dopo un rimpallo. Giocate alla Ibra, giocate che rievocano dolci ricordi nelle menti dei tifosi rossoneri e svedesi. Del resto, è scontato dirlo, quello che fa Zlatan in campo non è umano, è quasi divino. Il Benjamin Button di Malmoe è una istituzione in rossonero e in Serie A, anche alla soglia dei quarant’anni. E anche la celebrazione, scontata anche quella, è nel perfetto mood dello svedese:

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CRISTIANO IS BACK

I diciotto giorni lontano dal campo gli saranno sembrati secoli e Cristiano Ronaldo non ha nascosto tutta la sua sofferenza. Al ritorno in campo, gli sono bastati due minuti e sei secondi per trovare la rete del vantaggio contro lo Spezia. Negli ultimi minuti, poi, CR7, freddissimo dal dischetto, ha spiazzato l’incolpevole Provedel con uno scavetto. Un gesto insolito per il portoghese, quasi irriverente. Una manna dal cielo per la Juventus di Andrea Pirlo, ancora in costruzione e al 60/70% – parole del tecnico – che si affida al suo leader tecnico e carismatico. Lo show dell’ex Real Madrid non è finito in campo, ma è continuato nel post partita.

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Cristiano in back“: alla soglia dei trentasei anni, Cristiano Ronaldo è decisivo come pochi.

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CAICEDO ALLO SCADERE

ZONA CAICEDO

La più spettacolare partita del weekend della nostra Serie A è quella che ha visto sfidarsi Torino e Lazio. Tra sorpassi e controsorpassi, allo scadere l’ha decisa Felipe Caicedo. Nella giornata dei vecchi, non poteva mancare la zampata vincente di un classe 1988. Trentadue anni non sono tanti, ma iniziano a lievitare le reti nella “zona Caicedo“: l’ecuadoriano ha battuto Salvatore Sirigu nell’ultimo pallone giocabile, scatenando il tripudio della squadra biancoceleste e la rabbia e la frustrazione degli uomini di Giampaolo. L’ex Espanyol non è nuovo ad imprese del genere: Cagliari, Sassuolo e Juventus sono già cadute sotto i suoi colpi a tempo scaduto. Per la gioia di Inzaghi e dei tifosi biancocelesti. E per la delusione dei poveri avversari.

ATTACCO OVER 30

Classe 1987, 1986 e 1989: l’attacco della Roma è affidato a tre ragazzi, non più giovanissimi, ma dalla tecnica e dalla classe eterna. Pedro Eliezer Rodriguez Ledesma, Edin Dzeko e Henrix Mkhitaryan sono le frecce più taglienti nell’arco di Paulo Fonseca. Nel club giallorosso sono tanti i giovani che stanno esplodendo, cullati sotto l’ala attenta dei tre senatori dello spogliatoio. Anche contro la Fiorentina è toccato all’ex Chelsea risolvere la gara su assist dell’armeno ex Arsenal. “Vecchi a chi” è lo slogan che campeggia su Trigoria, quasi un monito a non sottovalutare l’attacco over 30 e un “nido sicuro” per i giovani giallorossi che possono così crescere e maturare con meno pressione.

Nella giornata in cui il governatore ligure dichiara che “tra i 25 decessi della Liguria, 22 erano pazienti molto anziani. Persone per lo più in pensione, non indispensabili allo sforzo produttivo del paese che vanno però tutelate”, ci hanno pensato i “pensionati” della nostra Serie A a rispondergli. In maniera velata, ma quasi beffarda…

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(Foto: profilo Twitter ufficiale AC Milan)

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