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Post Sarri: tre nomi per la Juve

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Maurizio Sarri in bilico alla Juventus. L’allenatore ex Napoli e Chelsea ha vinto il campionato ed è ancora in corsa per la Champions League, ma gli scricchiolii in casa bianconera si fanno sempre più insistenti. Più volte, nel corso del tempo, si è pensato alla possibilità di sostituirlo; ne ha fatto menzione di recente proprio Andrea Agnelli, presidente del club. Come? Non menzionandolo tra gli autori della vittoria del nono scudetto consecutivo. Una “svista” che però sa molto poco di defaillance e tanto vaso pieno sino all’orlo.

Di certo, del futuro di Sarri si potrà parlare dopo la Champions League. La competizione che tutti a Torino, dai tifosi ai dirigenti, sognano da anni. Il ritorno in casa con il Lione annuncia una rimonta necessaria per andare avanti in Coppa; la cosa certa è che, quando si fermerà il cammino della Vecchia Signora, si fermerà anche la clessidra di Sarri. E toccherà ad Agnelli decidere se girarla – e dar lui più tempo – o metterla in un cassetto, facendo posto ad una più bella.

L’IPOTESI ARGENTINA

L’ipotesi al momento più accreditata e concreta è quella di Mauricio Pochettino. Il tecnico ex Tottenham ha già in passato aperto ad un’esperienza in Serie A, e rappresenterebbe il profilo perfetto, per esperienza e carisma, per la Juventus.

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La Vecchia Signora l’ha già contattato. Un incontro veloce, informale, solo per sondare il terreno. Pochettino ha dato la propria disponibilità a trattare, nel caso dovesse davvero muoversi qualcosa. Con nuove idee, progetti ed intenzioni, per cercare di portare la Juventus sul tetto del mondo.

RISALGONO LE QUOTE DI INZAGHI

Nelle ultime ore, però, sono risalite anche le quotazioni di Simone Inzaghi: l’amico di Paratici non ha ancora firmato il rinnovo di contratto con la Lazio, in scadenza nel 2021. Certo, Lotito non farà sconti, ma l’ipotesi pare essere fortemente gradita in società. L’idea non è da sottovalutare, perché il profilo dell’ex centravanti è stato più volte accostato al club sabaudo.

Del resto, come riportato in esclusiva, Inzaghi ha chiesto delle garanzie a Lotito. Per sé stesso, per il club e per i tifosi; per costruire una Lazio capace di giocarsela non solo in campionato ma anche in Europa, dove è da tempo che non fa sentire la propria voce. Le ambizioni del tecnico si scontrato con il modus operandi della società che presto dovrà scoprire le carte per evitare che la situazione si trascini troppo a lungo, diventando un sanguinoso mattatoio di promesse infrante ed animi tesi.

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JUVE, SPUNTA UNA SUGGESTIONE INTERNA

Non manca, però, l’ipotesi “romantica”. Una suggestione interna, di un amore già vissuto in campo – per poco – ma che potrebbe continuare in panchina. Dire che la Juventus stia pensando anche ad Andrea Pirlo non è dire blasfemia. Non a caso lo si vuole far crescere, come un novello calciatore appena arrivato in prima squadra; lo si è mandato ad allenare l’Under 23, in un campionato duro come quello di Serie C, per far sì che possa “allenarsi ad allenare”.

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E così, se Sarri dovesse saltare, Paratici e co. potrebbero prendere in considerazione anche la sua candidatura. Difficile, acerba e di poca esperienza, ma che potrebbe portare a risultati insperati e molto lusinghieri, per lui e per la Juventus. Un precedente lo si è visto con Gattuso, suo compagno al Milan, che non ha per nulla sfigurato, né col Milan né col Napoli, dove è riuscito a riprendere un ambiente “rotto” e portarlo a vincere la Coppa Italia – proprio contro quella Juventus dalla panchina fragile. Pirlo è acerbo e poco pratico del mestiere, su carta. Ma può essere davvero considerato secondo ai suoi colleghi?

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