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ANGOLO DEL TIFOSO BOLOGNA – Partita condizionata dagli episodi

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Nella vita come nel calcio, spesso, gli episodi possono condizionare, un pò come le persone che si incontrano.

Oggi i tifosi hanno fatto la conoscenza del Signor Ayroldi di Molfetta che, con grande personalità, ha preso decisioni importanti, rendendosi protagonista indiscusso della sfida.

I numeri, di solito, non mentono ed analizzandoli vediamo che il Verona ha avuto più possesso palla del Bologna. Più calci d’angolo, più tiri e conclusioni nello specchio della porta.

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Ma, non essendo il calcio una scienza perfetta, dove la matematica non è la verità assoluta, gli episodi incidono. Eccome se incidono.

Un grande arbitro o comunque, senza esagerare, un arbitro di serie A, per definizione, deve leggere le dinamiche dei falli. L’espulsione di Bani è sembrata esagerata e affrettata per come si è svolto il fallo che, per carità, c’era.

Oltre a questo, in diversi frangenti, si è avuta la netta impressione che il Signor Ayroldi fosse più per le maglie gialloblu che per quelle rossoblu. Atteggiamento, questo, ancora più fastidioso dell’espulsione del centrale del Bologna.

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Sicuramente le statistiche citate sono state anche alterate dai venticinque minuti giocati dal Verona in superiorità numerica. D’altra parte il Bologna, come è accaduto altre volte, non ha chiuso la partita. Alla fine forse il pareggio è anche giusto.

Note positive della gara sono state, senza dubbio, il debutto dall’inizio di Nico Dominguez e la grinta di Federico Santander.

Il giovane argentino, probabilmente un pò emozionato per l’esordio davanti al suo pubblico, ha dato saggio delle sue geometrie. Tocchi di prima, visione degli spazi e del gioco, gesto tecnico pensato prima dell’arrivo della palla. Ha corso, dettato i passaggi e parlato con i compagni di reparto. Ha accorciato ed allungato bene insieme a loro sull’avversario. Il ragazzo fa ben sperare e sarà, senz’altro, una risorsa utile e duttile per Sinisa Mihajlovic.

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Federico Santander, come non accadeva da mesi, è stato schierato titolare al posto dell’intoccabile Rodrigo Palacio. Questo, gli ha dato motivazione e carica, caratteristiche che El Ropero ha messo in campo per novanta minuti. Ha combattuto nel gioco aereo con i centrali del Verona. Ha saputo anche pressare con forza fisica e resistenza, oltre che giocare di sponda con i piedi per i compagni. Da elogiare per l’impegno e la qualità. Per essere un pò cattivi ma onesti con chi ci legge, bisogna riconoscere che probabilmente Destro non avrebbe mai garantito una prestazione di questo genere.

Per quanto riguarda gli altri, solo qualche considerazione flash su alcuni protagonisti.

Skorupsky, fortissimo tra i pali, anche oggi ha dimostrato di essere un gatto. Purtroppo su uscite e rinvii non si può esprimere lo stesso giudizio positivo.

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Il reparto difensivo si è mosso discretamente ma non in modo impeccabile. La sensazione avuta è che Tomyasu, Mbaye e Bani mostrino ancora punti deboli su cui lavorare e concentrarsi in allenamento.

La coppia Soriano e Sansone si cerca tanto, ma forse questo rappresenta anche un piccolo limite. Sansone alterna colpi geniali a scelte di gioco banali che, a volte, lo penalizzano. Il trequartista ha grande tecnica e gamba importante, ma non riesce ad incidere al cento per cento.

Orsolini oggi ha dato l’impressione di essere meno brillante del solito. Deve certamente lavorare molto alla fase difensiva. Quando il Bologna è rimasto in inferiorità numerica, ha dato la netta impressione di non essere in grado di aiutare i compagni nei momenti in cui il Verona attaccava con tanti uomini.

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Infine Schouten, che ha avuto la soddisfazione di essere confermato titolare dopo Torino. Il giovane centrocampista olandese ha grande fisicità ma, a volte, sceglie linee di passaggio rischiose.

Il Bologna è ora in un gruppone a ventiquattro punti ma è una squadra in evoluzione che, con il pieno potenziale espresso, può rivelarsi una bella sorpresa.

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