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ANGOLO DEL TIFOSO NAPOLI – Napule è… lacrime amare ed un solo urlo: fate presto

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Le lacrime”, come è noto, “sono più facili da versare che da spiegare”.

Onore, in ogni caso, a chi – assistendo all’ulteriore scempio di Napoli-Fiorentina – ha avuto la forza di versarne ed il coraggio di farlo senza nascondere amarezza, delusione e sconforto.

Vedere il Napoli quest’anno – allo stadio o in tv – è una condanna.

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Quando poi la partita è al sabato o alla domenica sera, addirittura una iattura.

Non c’è un solo colpevole. Colpevoli siamo tutti.

Si potrebbero riempir di improperi calciatori che fino a qualche tempo fa sembravano campioni e che adesso non sembrano quasi mai degni della maglia che indossano.

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Ciò che è mancato d’improvviso quest’anno sembra essere qualcosa che non si può comprare sul mercato, né invertendo gli interpreti o giocando coi numeri di un modulo che non si riesce mai a capire quale realmente è.

E’ la costruzione ad essere fragile, a poggiare su basi incerte. Il tifoso attende una svolta che, però, non arriva proprio mai.

E l’orizzonte è tutt’altro che roseo. Perché Cristiano Ronaldo & co., stando così le cose, avranno vita facile, un po’ come è stato per la Fiorentina, che ha in Chiesa e Castrovilli due fuoriclasse, ma anche in Lirola, Vlahovic, Milinkovic e Pulgar altri buoni giocatori.

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Servono – da qui alla fine – sedici o diciotto punti, quelli che basteranno (ahimé) per salvarci.

Nel girone d’andata li abbiamo raccolti nelle prime otto giornate. Poi ce ne sono volute altre dodici per farne appena otto.

Numeri da squadra impegnata a salvare la categoria. Sarà questo, infatti, inutile girarci intorno, l’obiettivo delle prossime dieci partite.

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Io vorrei vederne – dalla prossima – cinque o sei seduti in panchina, tanto è lo sdegno che in queste settimane mi stanno provocando.

Il calcio è un gioco, ma la non-reazione dopo il gol di Chiesa, l’approccio molle, l’inesistenza (o quasi) di azioni da gol, l’assenza totale di personalità e carattere, meriterebbero davvero azioni forti e prese di posizione coerenti.

Tra le pene capitali ne inserirei un’altra: la condanna a vedere, una dietro l’altra, Napoli-Genoa, Napoli-Parma e Napoli-Fiorentina, tanto per iniziare.

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E’ – da ormai quasi tre mesi – un Napoli triste e svogliato, spompato e svuotato.

E’ una squadra irriconoscibile e senz’anima.

Bisognerebbe chiuderli tutti nello spogliatoio, spegnere la luce e prendere a schiaffi il primo che capita, sicuro di non sbagliare, perché tanto li meritano tutti.

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Tranne noi, che ancora soffriamo e piangiamo lacrime amare per chi non pare davvero meritarle.

Correte ai ripari. Fate presto, se potete. Il tempo che rimane è assai ridotto. E tra poco… non ce ne sarà più.

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