I nostri Social

Approfondimenti

DONNE & PALLONE – Albertini (Tavagnacco): “Qui per crescere. Vogliamo qualcosa in più della salvezza”

Pubblicato

il

Tempo di lettura: 4 minuti

Antonella Albertini, irpina di Baiano, classe 2003, è una giovane di prospettiva. Centrocampista di piede mancino, dalla buona visione di gioco, è di proprietà del Napoli che recentemente l’ha mandata, in prestito, a completare il suo percorso di crescita a Tavagnacco, sempre in serie B. Ha idee chiare, voglia e determinazione. Un passo alla volta però: anzitutto la salvezza  e “qualcosa in più” per il Tavagnacco, poi su un eventuale ritorno alla casa madre si vedrà.

Antonella, cominciamo dall’ultima partita, la sconfitta di misura del Tavagnacco in casa contro l’Hellas Verona nel derby del Triveneto. Un risultato per il quale avete rammarico o fu un esito tutto sommato in linea con l’andamento dell’incontro?                 

“È un risultato per il quale proviamo rammarico perché, nonostante il momento negativo, abbiamo giocato una buona partita contro un Verona con giocatrici di esperienza e ben organizzato, questo per noi deve essere solo da sprone per continuare la stagione in maniera diversa”.

Pubblicità

La classifica attuale vede il Tavagnacco al dodicesimo posto, a più tre dalla zona retrocessione. La salvezza è il vostro obiettivo dichiarato o puntate a qualcosa in più, anche se l’andamento della squadra con tre successi, due pareggi e sette sconfitte è stato a dir poco altalenante e non del tutto soddisfacente? Noi da fuori eravamo abituati a vedere le gialloblu ai piani alti della classifica, sia in A che in B.

“Alcune sconfitte unite alle dimissioni di Mister Recenti hanno palesemente condizionato questo periodo, ma contro il Verona in campo è scesa una squadra diversa con voglia di fare e di dimostrare. Abbiamo tante qualità, uno staff che ci segue in maniera professionale e soprattutto siamo un gruppo molto unito, cosa che nel calcio fa la differenza. Dopo la sosta natalizia inizierà un nuovo campionato per noi e daremo il massimo per raggiungere il nostro obiettivo. Questa squadra può fare tanto, anche più della salvezza”.

Da quando sei arrivata hai fatto tre partite, due da titolare, una da subentrante ed hai sfornato un assist, mi pare al tuo esordio. Come giudichi il tuo primo mese con mister Recenti?

Pubblicità

“Con mister Recenti ho lavorato davvero poco, mi sento di dire che è un ottimo allenatore e soprattutto una grande persona”.

Riavvolgiamo il nastro dei ricordi e raccontaci brevemente quando hai cominciato a giocare a calcio, nella tua Irpinia, le tue prime squadre.

“Ho iniziato a giocare a calcio nella squadra maschile del mio paese, Baiano, per poi approdare nel calcio femminile grazie all’Irpinia sport. L’anno successivo sono andata alla Virtus Partenope, sono stata lì due anni e sono stati due anni fantastici, ho giocato il campionato under 15 e nello stesso anno ho vestito la maglia della rappresentativa under 15, con alcuni allenamenti con la prima squadra che militava in Serie B. Successivamente ho disputato il campionato under 17 e ho fatto il mio esordio nel campionato di serie C. Poi sono stata selezionata dal Sassuolo dove a causa del Covid ho dovuto finire la mia esperienza anzitempo, ritornando così a Pomigliano che aveva acquisito il titolo della Virtus Partenope per poi passare al Napoli ed essere ceduta in prestito al Tavagnacco”.

Pubblicità

Primavera nazionale del Sassuolo, stagione 2019-’20. Un passaggio importante per la tua crescita calcistica ed anche umana?

“Sì, questo è stato un passo fondamentale mi ha fatto crescere sotto l’aspetto mentale e calcistico, è stata una scelta che mi ha rafforzata e formata, giocare per una società come il Sassuolo è stato davvero un onore”.

Dopo il Sassuolo il Pomigliano: si torna in Campania ma sempre in una formazione di livello. Dal 2020 all’estate scorsa. Come definiresti queste due stagioni?                                              “La prima stagione è stata molto altalenante, un ricordo molto positivo è la promozione in serie A, in quel periodo ho avuto il piacere di allenarmi con la prima squadra, mentre  il secondo anno, ovvero la scorsa stagione, ha lasciato un segno nel mio cuore, è per me un anno indimenticabile, avevamo formato un gruppo incredibile accompagnato da un grandissimo staff e un mister, Vittorio Esposito, a cui sono molto legata e che nel corso della stagione mi ha aiutato moltissimo nel migliorare e nell’essere pronta per un prima squadra”.

Pubblicità

Estate 2022, la prima grande occasione. Il treno che passa e che non puoi non prendere, in serie B, nel Napoli appena retrocesso dalla massima serie. Dalla Primavera nazionale alla serie cadetta tuttavia è un bel salto. Come ti sei trovata in questa prima parte di stagione con le azzurre e perché hai poi preso la decisione di fare le valigie e andare al nord per rispondere alla chiamata del Tavagnacco?

“A Napoli ho trascorso pochi mesi, ma sono stati i più belli di sempre, non posso fare altre che ringraziare il Napoli perché mi ha trasmesso tranquillità e felicità, mi ha migliorata come persona e come calciatrice, mi ha dato l’opportunità di lavorare con grandi professionisti e soprattutto mi ha dato il privilegio di conoscere ragazze  fantastiche pronte a sostenermi in ogni istante, con le quali ho trascorso momenti indimenticabili e che rappresentano un tassello importante della mia vita. Sono stata mandata in prestito dal Napoli per svolgere un percorso di crescita, il Napoli crede molto in me e questo mi rende orgogliosa, mi trovo nel posto giusto per fare quel salto di qualità e magari l’anno prossimo rivestire la maglia azzurra”.

Le tue caratteristiche tecniche. Sei di piede mancino e vieni definita – cito – una calciatrice “dall’ottima visione di gioco”. Tu personalmente come ti definisci? Una mezzala, un mediano, un trequartista, un esterno… Insomma, qual è il ruolo che preferisci?                …  “Come ruolo preferisco giocare trequartista, ma è poco utilizzato nel calcio femminile ed ho saputo adattarmi in maniera ottimale come mediano e non nascondo che mi piace parecchio giocare lì e gestire tutto”.

Pubblicità

Per caratteristiche tecniche e fisico-agonistiche sei più un centrocampista offensivo, un dieci tanto per capirci, o una giocatrice di raccordo tra la mediana e l’attacco?

“Penso di essere una giocatrice offensiva, mi piace servire assist e qualche volta fare gol”.

Come e dove ti ha fatto giocare mister Recenti?

Pubblicità

“Nelle due partite con mister Recenti ho giocato prima mezzala a destra poi mediano”.

Indossi la maglia numero 66. Un caso o una scelta consapevole per un motivo specifico?

“Il mio numero preferito è il 6, dopo l’ottima stagione fatta lo scorso anno con il Pomigliano in Primavera dove ho servito molti assist e fatto qualche goal, ho deciso di confermare questo numero anche al Napoli, essendo però al Tavagnacco già occupato ho raddoppiato e preso il 66”.

Pubblicità

Chiudiamo con una domanda sul tuo futuro extra-calcistico. Sei iscritta a Scienze Motorie indirizzo nutrizionista. E’ quello che vuoi fare da grande una volta – il più il là possibile – che avrai appeso le scarpette al chiodo?

“Attualmente sto seguendo un corso di inglese perché l’anno prossimo vorrei fare scienze della nutrizione e prendermi la doppia laurea in inglese e in italiano”.

In bocca al lupo per il girone di ritorno.

Pubblicità

“Crepi in lupo, essendo napoletana sono molto scaramantica”.

Pubblicità

in evidenza