Fiorentina, clamorose dimissioni di Palladino: parte la caccia al nuovo allenatore

Una notizia che ha colto tutti di sorpresa scuote il mondo viola: Raffaele Palladino ha rassegnato le dimissioni dalla Fiorentina.
Una decisione improvvisa, giunta come un fulmine a ciel sereno, che ha lasciato la dirigenza gigliata spiazzata e costretta ad affrontare un cambio di panchina a pochi giorni dall’inizio della programmazione estiva.

La società toscana, ora, è chiamata a reagire in tempi rapidissimi per individuare il nuovo tecnico e non compromettere la pianificazione della prossima stagione. Il mercato degli allenatori è in pieno fermento e la Fiorentina si è già attivata per sondare le prime alternative.

Marco Baroni in pole

Il primo nome in cima alla lista è Marco Baroni, attuale allenatore della Lazio. L’allenatore oggi incontrerà la dirigenza biancoceleste e, secondo indiscrezioni, l’intesa per una separazione consensuale sarebbe vicina. Un segnale che rafforza la possibilità di vederlo presto sulla panchina della Fiorentina.

Le alternative: De Rossi, Sarri e Tudor

Non c’è solo Baroni nella lista della dirigenza viola. Daniele De Rossi, protagonista di una buona stagione alla Roma e molto stimato dal direttore sportivo Daniele Pradè, resta un’opzione credibile.

A sorpresa, torna anche in auge il nome di Maurizio Sarri, desideroso di rientrare nel giro dopo l’addio alla Lazio. Un profilo esperto e abituato a lavorare con squadre ambiziose, che potrebbe stuzzicare la Fiorentina in cerca di un progetto tecnico solido.

Più complessa, invece, la pista che porta a Igor Tudor. Attualmente sotto contratto con la Juventus fino al termine del Mondiale per Club, il croato non sarebbe disponibile nell’immediato, e i tempi stretti giocano a suo sfavore.

Una scelta cruciale per il futuro

Con l’addio di Palladino, la Fiorentina si trova ora davanti a una scelta decisiva per il proprio futuro. L’obiettivo è chiaro: chiudere al più presto per il nuovo allenatore e ripartire con slancio.
La rosa ha bisogno di certezze, e la piazza viola attende risposte concrete da una dirigenza chiamata a non sbagliare questa delicata fase di transizione.

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