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In campo con Garbo – L’analisi della 28ª giornata

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Daniele Garbo
Tempo di lettura: 4 minuti

Dopo un breve pausa ritorna l’appuntamento settimanale con In Campo con Garbo, dove attraverso le parole del nostro Direttore editoriale Daniele Garbo approfondiremo i temi più importanti dell’ultima giornata di campionato.

Direttore, l’Inter è padrona assoluta del torneo…

“Si diciamo che stiamo assistendo alla stessa cavalcata del Napoli dello scorso anno. Incredibilmente Inzaghi ha centrato l’obbiettivo dello Scudetto al terzo anno nonostante avesse una rosa inferiore rispetto allo scorso anno e a due anni fa. Ora non ci resta che capire quando vinceranno il campionato, se dovesse evincere le prossime cinque potrebbe vincere lo Scudetto nel derby di Milano.”

A proposito di Napoli, ieri Aurelio De Laurentiis ha fatto parlare di se ancora una volta per un uscita poco felice nei confronti dei giornalisti di Sky? Nella sua carriera ha mai visto una cosa del genere?

“No, mai. Non so veramente cosa gli sia preso al presidente del Napoli che pare che nelle ultime uscite sia sempre su di giri. Forse si sta rendendo conto di essere stato il carnefice della sua stessa creatura, vista la difficile stagione affrontata con lo Scudetto sul petto. Faccio davvero molta fatica a commentare questi atteggiamenti che non tengono conto della professionalità e del lavoro di molti professionisti del settore.”

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Veniamo al lato sportivo: Calzona arriva batte Sassuolo e Juventus, sfiora la vittoria contro Cagliari e Torino e rilancia (in parte) le speranze europee azzurre. Può credere alla qualificazione Champions League?

“Non so se può credere ancora alla Champions League, ma sicuramente è in lizza per un piazzamento in Europa. Mancano dieci giornate alla fine, ci sono ben trenta punti da assegnare e ci sono anche molti scontri diretti da giocare. Non ho avuto modo di vedere le partite del Napoli, ma si vede che ha ritrovato entusiasmo gioco e voglia di vincere. Unico problema è la difesa, lontanissima parente di quella che ha vinto il campionato lo scorso anno. In ogni caso non mi sento di dire che i partenopei sono fuori dalla lotta per l’Europa, la fine è ancora troppo lontana”

Daniele De Rossi sembra  non essere solo una meteora sulla panchina della Roma. La conferma è più vicina?

“De Rossi è un ottimo allenatore, ha portato entusiasmo in tutti i calciatori anche in quelli che erano stati epurati da Mourinho. Penso a Celik che sembra un altro calciatore e a Spinazzola che sembra aver trovato l’entusiasmo perduto con il portoghese. Sulla sua riconferma non ci metterei la mano sul fuoco perché, per sua stessa ammissione, nel suo contratto non è previsto il rinnovo automatico in caso di raggiungimento della Champions League, quindi anche qualche altra società potrebbe essere interessata a lui. Io mi auguro per tutti i tifosi giallorossi che lui possa rimanere dov’è.

Stefano Pioli ha cambiato radicalmente la sua posizione in questo ultimo mese. Vince con continuità e ha il secondo posto nel mirino. Continuerà anche l’anno prossimo sulla panchina rossonera?

“I suoi detrattori dovrebbero farsi un bel esame di coscienza. Stefano Pioli è un professionista serio, mai sopra le righe. Possiede una grande cultura del lavoro e ha fatto un bel lavoro al Milan, con una squadra molto inferiore rispetto agli obbiettivi raggiunti. Non so cosa vogliono fare in casa rossonera ma credo che ci sia la voglia di cambiare allenatore.”

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La lotta per la Champions League vede coinvolte tra le altre Bologna e Atalanta che sembrano avere una marcia in più.

“Si tutti aspettavano che i felsinei mollassero la presa, ma non cedono un centimetro sembrano essere davvero determinati a raggiungere un obbiettivo che era un utopia lo scorso anno. Ora perderanno Zirkzee per un mese, ed è un assenza davvero pesante, ma Thiago Motta è un grande allenatore saprà sopperire alla mancanza dell’asso olandese. L’Atalanta ha tutto: gioco, entusiasmo ed un grande allenatore per me restano ancora loro i favoriti per la corsa Champions, che attenzione sembra essere aperta a ben cinque squadre e non più solo a quattro. Questo rilancia in modo clamoroso anche quelle squadre che sembravano fuori dai giochi come Napoli, Fiorentina e Roma.

Arriviamo alla lotta salvezza: Lecce e Frosinone ad un passo dal baratro. Salernitana ormai fuori dai giochi. Che forza il Verona di Baroni. Situazione in divenire, come potrebbe finire?

“Ad oggi è davvero difficile fare dei pronostici. Ci sono delle squadre che non hanno più niente da chiedere a questo campionato e parlo in particolare di Monza, Torino, Genoa e Lazio. A parte la Salernitana ormai fuori da tutto in pericolo adesso ci sono Frosinone e Lecce. Un applauso va fatto al Verona con Marco Baroni che a gennaio ha visto partire ben quindici giocatori tra cui Ngonge, Doig e Faraoni, e ne ha visti arrivare soltanto otto e quasi tutti sconosciuti. Non ha mai detto una parola fuori posto, ha lavorato sodo e sta portando a casa dei risultati davvero sorprendenti. Anche qui sembra davvero difficile parlare prima della fine del campionato.

In conclusione vorrei una sua opinione sulla delicata questione che ha visto Roberto D’Aversa rendersi protagonista di un deprorevole episodio colpendo con una testata l’attaccante del Verona Herny.

“Bhe tutto quello che si può dire riguardo a questa storia sarebbe marginale. E sempre brutto vedere queste scene davvero poco edificanti per tutti gli addetti ai lavori e per tutti coloro che amano questo sport. Capisco l’adrenalina e la frustrazione per una sconfitta importante ma non è possibile che si vedano ancora queste scene. Roberto D’Aversa pagherà per questa sua pessima condotta, ma bisogna che un po’ tutti si diano una calmata.”

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(Foto LBDV)

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