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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – La “Dea” non è Fortuna per la Roma

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Roma
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Prosegue il tour de force giallorosso con l’ennesimo scontro diretto consecutivo. Di scena è la gagliarda Dea Atalanta, venuta, come da suo costume, a giocare a calcio.

La prima frazione è rapida e vibrante, con continui cambi di fronte. La Roma c’è, anche dopo il precoce vantaggio nerazzurro ad opera di Koopmeiers, il cui colpo di testa è talmente perfetto che anche Karsdorp decide di non saltare, per non rovinarlo… d’altra parte difendere non è il suo lavoro (un giorno ci spiegherà qual è).

Dybala e Lukaku fraseggiano di prima con grande qualità, spesso però è l’ultima scelta a impedire la rete, quando Carnesecchi non ci mette i manoni. In mezzo, Patricio fa un grande intervento in uscita su De Katelaere.

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Sempre Karsdorp si mangia un gol a porta vuota ma stavolta, per fortuna, Ruggieri gli mostra cosa ha imparato a Karate nel doposcuola. Dybala dal dischetto è sentenza. Pareggio.

La ripresa ha lo stesso mood, solo che l’Atalanta si abbassa e raramente riesce ad avvicinarsi all’area romanista. Purtroppo le punte tengono alto il gioco e producono grosse situazioni, come anche Bove assoluto tuttocampista, ma l’area stavolta è come una kriptonite e la palla non vuole entrare.

Una Roma tra le più belle della stagione che però, anche oggi, raccoglie meno di quel che meritava. Una squadra che praticamente gioca in nove: vedendo in campo Zalewsky e Karsdorp ti chiedi perchè non entrino Spina e Celik… quando entrano loro ti chiedi perchè siano usciti gli altri in un eterno loop della mediocrità.

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Battere l’Atalanta sta diventando un miracolo, peggio che andare a Torino o a Milano, sembrava quasi il remake dell’anno scorso, ma qui almeno hai preso un punto e loro hanno fatto due tiri e non uno.

Il mese e mezzo di fuoco vedrà a Milano la sua conclusione, tutto sommato la classifica rimane corta, anche grazie agli scivoloni delle altre.

Da una parte c’è la consapevolezza che la Roma delle ultime tre partite è una squadra che può ambire a qualsiasi risultato (in questa serie A si intende) per intensità e qualità, dall’altra sei settimo e hai portato a casa quattro punti su nove.

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Il quarto posto è, allo stato attuale, una chimera. Per fortuna è chimera anche per molti tuoi competitors… un centimetro alla volta.

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