Angolo del tifoso
ANGOLO LAZIO – Crisi Lazio
Lazio in crisi. Senza idee. Senza voglia.
La Lazio perde ancora due punti in una sfida fondamentale perché la più abbordabile tra le precedenti tre (Napoli, Juventus, Atletico) e le prossime tre (Torino, Milan, Atalanta).
Ancora una volta mancano maturità e cattiveria per approcciare e condurre una partita da protagonista. Invece, una volta passati in vantaggio, ci troviamo in balia del Monza. Non riusciamo a reagire, non riusciamo a tenere corti i reparti, non riusciamo ad essere pericolosi.
Purtroppo affannarsi a trovare un caprio espiatorio è quanto mai inutile. Su tutti viene indicato, come sempre, Immobile. Il capitano della Lazio ha indubbiamente le sue responsabilità; basti vedere le due azioni clamorosamente fallite sia contro l’Atletico che contro il Monza. Ma io andrei a puntare il dito contro chi lo lascia in campo per 180 minuti più recupero in queste due sfide ravvicinate. È legittimo per Ciro essere fuori forma, è colpevole Sarri a non metterlo mai in discussione o semplicemente lasciarlo riposare.
In una partita dove “i nuovi” (Isaksen, Guendouzi, …) non girano e “i vecchi” (Anderson, Vecino, …) non brillano, evidentemente le cause sono generali. Quindi l’unico responsabile è il timoniere: Maurizio Sarri. Lo stesso a cui dobbiamo affidarci in toto per venire fuori da questa situazione che mai ci saremo aspettati agli albori della stagione.
La Lazio può vantare una rosa più profonda e più completa rispetto agli ultimi anni (oserei dire senza dubbio la migliore della gestione Lotito). Ma se Castellanos e Kamada vengono lasciati in panchina per 90 minuti, tra un match di Champions e il turno infrasettimanale, allora non si sta attingendo a piene mani a quello che è il valore di questa squadra.
(Foto: Depositphotos)
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