ANGOLO SPEZIA – Niente mugugni: è il momento di tifare

L’ultimo giorno del mercato ha segnato l’umore dei tifosi, già basso dopo i primi risultati così così in campionato. La partenza di Simone Bastoni è stata come bere un caffè col sale, alla fine di un buon pranzo. Il mercato, che fino ad allora era stato per lo meno soddisfacente, è sembrato diventare all’improvviso tragicamente incompleto. Il progetto tecnico dello Spezia è ripartito da una base di giocatori giovani, futuribili, ossia in grado di aprire un nuovo ciclo. Adesso toccherà ad Alvini cementarlo e renderlo capace di produrre un calcio redditizio e, si spera, anche bello.

Ai tifosi, invece, dopo aver manifestato la volontà di vedere solo impegno e attaccamento alla maglia, spetterà il compito di sostenere questi ragazzi. Come del resto hanno fatto sempre e ovunque. Non è questo il momento di preoccuparsi del passato o del futuro, ma solo di concentrarsi sul presente.

Non serve più a nulla, rivangare all’infinito i motivi della retrocessione o pensare che questa squadra non sarà in grado di ottenere risultati. Chi vuole il bene dello Spezia, sarà bene che dia il suo appoggio incondizionato. I giocatori, molti dei quali giovani e nuovi, hanno bisogno di entusiasmo e di incoraggiamenti. Anche quando si ritornerà a giocare al Picco, sarà bene evitare mormorii vari se qualche giocatore sbaglierà un passaggio o un tiro.

Anzi, lo si dovrà incoraggiare cantando e applaudendo il doppio e il triplo. Non è questo il momento per i profeti e i professori vari da tastiera.  Nella capitale del mugugno, come a volte, scherzosamente, ci siamo definiti, non c’è spazio per lasciarsi influenzare dai social o dai gruppi di whatsapp. Ognuno dovrà imparare a tifare pensando con la propria testa. Senza se e senza ma.

Con la speranza di ritrovarsi il prima possibile al Picco, la nostra casa e il nostro fortino. Là dove i giocatori nuovi potranno imparare a diventare aquile, al fianco dei loro tifosi.