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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Nasce un nuovo Milan

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La prima amichevole del Diavolo della nuova stagione si è conclusa con un 7-0. Diavolo. Da sottolineare il 4-3-3 come schieramento, le doppiette di Pobega e Colombo, i gol di Messas, Romero e Zeroli, gli assist di Pulisic, l’apporto di Loftus-Cheek e dei primavera, in generale un collettivo apparso già in buono stato. Diramata poi la lista dei convocati per la tourneé negli Stati Uniti e si confermano i sospetti della vigilia: Rebic, Origi, Ballo-Tourè, Gabbia e Lazetic non convocati. Che tradotto vuol dire: non fate parte del nuovo progetto tecnico, se non volete fare anni di tribuna stipendiata e perdere anni di calcio, convincetevi e accettate i trasferimenti. I tifosi speravano in una rivoluzione: sotto tutti i punti di vista, a tutti i livelli.

I risutati e il gioco del Milan, da gennaio a giugno 2023, proprio non devono essere piaciuti al board rossonero. O forse, per essere più precisi, dev’essere stato davvero tanto lo spavento, per la nuova proprietà, di non riuscire a qualificarsi alla Champions. Altrimenti non si spiega una campagna acquisti così radicale, che vede tanti giocatori in entrata e ne vedrà tanti anche in uscita. Lunedi è stata la volta di Rejnders, centrocampista centrale dell’AZ Alkmaar, un pallino del Piolismo 3.0, jolly tuttofare come si definisce lui stesso in un intervista a MilanTv. A giudicare dalla trattativa, cominciata e tenacemente portata avanti, un profilo su cui il Milan punta tanto. E non sarà l’ultimo acquisto.

Le voci di mercato danno in dirittura d’arrivo Musah dal Valencia e Chukwueze dal Villareal, a lungo trattati e voluti fortemente dal Presidente Jerry Cardinale e dal coach. Muash, giovanissimo, sarà l’erede di Kessie in campo e, come secondo statunitense della rosa, un alfiere per le operazioni di merchandising oltreoceano, su cui il management punta tanto per arrotondare un bilancio già florido. E siccome, quest’anno a questo Milan, non deve proprio mancare nulla, allora Pioli ci ha tenuto a ribadire l’assoluta importanza di un’ala destra degna della sinistra.  Si è deciso di puntare tutto sul nigeriano che gioca nella Liga. Le lacune dimostrate per metà stagione scorsa devono essere colmate. Il rischio di non arrivare in Champions è stato reale, la giostra ha tremato tanto e le scosse di un simile terremoto si sono fatte sentire bene anche laggiù negli Usa. L’ultima campagna acquisti tanto corposa elevato fu quella di Mirabelli e Fassone, coi risultati che ricordiamo. Guai a dare nulla per scontato. Guai a sottovalutare il Milan che sta nascendo.

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