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Inter, Inzaghi: “Il City è la squadra piu forte del mondo, siamo orgogliosi di essere arrivati fin qua”

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Inzaghi Inter
Tempo di lettura: 4 minuti

Alla vigilia della finale di Champions League, il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, è intervenuto nella consueta conferenza stampa.

Ecco le sue parole sul difficile match contro il Manchester City, riportate da TMW:

La storia del calcio è fatta di squadre che hanno sovvertito i pronostici. Cosa si aspetta?

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“Noi sappiamo domani il tipo di partita che dovremo fare. Il City è la squadra più forte al mondo, l’ha dimostrato nelle gare che ha giocato. Noi siamo orgogliosi di essere arrivati fin qua, faremo di tutto per fare una partita di una concentrazione incredibile. Dovremo limitare gli errori e fare il massimo”.

Siete meno che un underdog. È una cosa che vi ha unito ancora di più?

“Assolutamente, io lo dicevo anche ai vostri colleghi dopo Torino. Domani sarà la 57esima partita per noi, è un percorso lunghissimo permesso dalle prime 56: abbiamo avuto dei momenti difficili, è in quelli che siamo cresciuti di più. Siamo passati da sconfitte meritate e immeritate, abbiamo messo in campo un impegno folle e grazie a quello siamo arrivati a Istanbul. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto poco tempo per pensare a quanto fatto, avevamo una qualificazione Champions da conquistare, una finale di Coppa Italia a cui tenevamo tantissimo. Soltanto ora stiamo capendo quello che abbiamo fatto, domani lotteremo centimetro contro centimetro”.

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La chiave domani sarà il centrocampo?

“Sarà molto molto importante. Però penso che siano molto importanti le gambe, la testa e il cuore. Le gambe serviranno a correre, la testa per essere lucidi, il cuore per trovare energie che in alcuni momenti non pensi di avere”.

Domani potete scrivere la storia.

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“Sì, sappiamo che abbiamo una grande opportunità. Sappiamo che sarà difficilissimo ma ci proveremo. Insieme è la parola che ci ha portato qui e insieme proveremo a fare un’impresa”.

Pippo ha detto che non è sicuro che dormirai stanotte. Si chiude un cerchio?

“Ho la squadra, siamo abbastanza tranquilli. Più si avvicina l’appuntamento, più la tensione sale. Non dimentico le trasferte di Plzen, Barcellona, Porto, Lisbona: il merito è dei giocatori, lo sforzo in più lo dobbiamo a tifosi e società”.

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Tutti i vostri giocatori dicono di essere molto tranquilli. Come ha fatto?

“Ho la fortuna di allenare un gruppo di uomini veri, che non cambierei con nessuno. La rosa che ho a disposizione mi dà grandissime gioie, le abbiamo regalate ai nostri tifosi e alla nostra società. I ragazzi sono sereni, si stanno allenando nel migliore dei modi. Abbiamo qualche gruppo su Mkhitaryan e Correa, sembrano vicini a recuperare appieno. Domani avremo l’ultimo allenamento e vedremo”.

Zhang l’ha definita un dono.

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“Mi fanno piacere le sue parole, pubblicamente le ha dette ieri, ma nel percorso, anche nei momenti meno felici, le sue parole di conforto e le sue telefonate mi hanno sempre dato grandissima forza, che trasferivo allo staff”.

Mkhitaryan come sta? E Dzeko o Lukaku?

“Oggi c’è l’ultimo allenamento, ieri Miki ha fatto l’ultimo allenamento completo: ci sono buone sensazioni e poi dovrò decidere se usarlo dall’inizio o a gara in corso”.

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Come vi difenderete da Haaland?

“Sappiamo la forza del City e quella di Haaland. Sarà un osservato speciale, come tutti i loro giocatori. Abbiamo predisposto un qualcosa, sarà tutta l’Inter a dover essere brava a dover limitare il City”.

La difesa del City è diversa, soprattutto per la posizione di Stones. Tanti pensano che si possano attaccare, è così?

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“È una difesa solida, che in Champions ha difeso pochissimo, così come in FA Cup. Loro stanno costruendo in un modo e difendendo in un altro. Cercheremo di fare la partita che va fatta in finale”.

Avete preparato i rigori?

“Li abbiamo provati sempre durante l’anno, li proveremo anche oggi, sicuramente c’è massima attenzione”.

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Due italiane battute in finale su tre. Potete fare la differenza?

“È naturale, sarebbe importante per tutto il calcio italiano, per tutto il nostro movimento. Sono dispiaciuto per la Roma e la Fiorentina, che hanno fatto due ottime partite. Adesso ci siamo noi, a prescindere da come finirà la nostra partita penso che quest’anno sia stato centrato un grandissimo traguardo: era tantissimo che nessuna italiana arrivava in una finale europea. Ne abbiamo portate tre ed è stato un bellissimo traguardo per il calcio italiano”.

Chi gioca tra Brozovic e Mkhitaryan?

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“Per quanto riguarda le scelte, solo negli ultimi due mesi purtroppo ho potuto fare scelte. Nei primi cinque no e penso che i risultati si siano visti. Domani valuteremo anche oggi la condizione di Mkhitaryan che non può essere al cento per cento: vediamo oggi e decideremo domani”.

È uno specialista di coppe. Come prepara i suoi giocatori?

“Ho la fortuna di allenare giocatori che sanno giocare questo tipo di partite. Non abbiamo giocatori che hanno finali di Champions e neanche un allenatore. Però tutti noi abbiamo fatto tante partite importanti: abbiamo campioni d’Europa e campioni del mondo. Abbiamo un mix di giocatori esperti e giovani, bisogna essere bravi a gestire i particolari, sono quelli che fanno la differenza e dovremo essere bravi domani a gestirli”.

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(Foto: Depositphotos)

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