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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Nessuno è intoccabile

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Il siluramento avvenuto ieri all’ora di pranzo, compiuto dal Presidente Jerry Cardinale, è un messaggio chiaro per tutti. Con più valenze.

Valenza sostanziale

Adesso tutti sanno chi è il Presidente del Milan. Durante la stagione, una certa campagna stampa ironizzava su chi fosse davvero il Presidente. Chi sono questi Fondi d’Investimento? Come osano intromettersi negli equilibri scadenti e borbonici della Lega fi Serie A. Nel Milan di Red Bird, c’è un boreau che ha in Jerry Cardinale il suo uomo di punta. E che il 5 Giugno, dopo un volo intercontinentale e un pranzo, ha comunicato a due suoi manager che non sarebbe continuato il loro rapporto di lavoro. Nessuna sceneggiata. Nessun alterco. Nessun colpo di teatro come piace immaginare a noi. Tutto molto veloce, perchè è molto probabile che tutto sia stato già deciso ben prima di maggio. È stato Jerry Cardinale a convincere gli investitori del suo Fondo, della bontà dell’investimento, ed è lui che ha fatto partire un bonifico da 1 Miliardo e 300milioni di Euro, facendo del Milan la Squadra piu pagata della Serie A. Ancora oggi.

Valenza di merito

Un significato di MERITO. Parola, concetto quello di merito che in Italia, nel Campionato Italiano, dove si possono falsificare bilanci e passarla liscia, non viene capito e apprezzato da nessuno. Nessuno, nemmeno un mito della storia rossonera, del calcio giocato, come Paolo “figlio di Cesare” Maldini, può sentirsi al riparo da critiche e pensare di poter campare di rendita. L’emotività non aiuta in questi casi. Maldini calciatore è una cosa. Maldini manager dobbiamo considerarlo in modo diverso. Se non altro perchè è diverso il lavoro del manager e quello del calciatore. Merito che vale anche per i calciatori. I post sui social sono da intendere certo non come ammutinamento, ma come dispiacere misto a sorpresa, e sono piu che altro per il popolo di tifosi, smarrito e orfano di una bandiera. Ma sarebbe bene che qualcuno spieghi ai vari Leao, Maignan, Tomori, Tonali, Giroud, Theo Hernandez che non ci sono più paraventi. Non ci sono più scuse. Niente più papà Maldini e niente più Zio Ibrahimovic a coprire, giustificare passi falsi, partite perse per troppa superficialità o poca cattiveria agonistica.  L’impegno per il PROGETTO MILAN deve essere maggiore per tutti. Anche per il coach che rimane e non è escluso proprio per il feeling speciale che ha costruito in quattro anni a Milanello. Chi avrà poi un’intelligenza superiore e una sensibilità più matura capirà, se non l’ha già capito, che è questo il momento di dimostrare di essere da Milan. Sul campo, quando riprenderanno le partite. Fuori dal campo con la professionalità, la serietà di atleti scrupolosi e di uomini veri. Come il Milan di Berlusconi ha insegnato.

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Maldini manager

L’emotività non aiuta. Maldini calciatore è e sarà una cosa, Maldini manager è da considerare in modo diverso. E alla luce dei risultati del 2023 – pessimi in campionato con cinque derby annuali dei quali quattro persi (e fra questi uno con trofeo) – se invece di Paolo Madini ci fosse stato un altro manager, probabilmente non avremmo scritto post di sostegno.

Ma siccome è Maldini…

Però adesso lo sappiamo: nessuno è intoccabile. 

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