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Salernitana, Sousa parla del futuro

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Paulo Sousa Salernitana
Tempo di lettura: 3 minuti

Il tecnico della Salernitana, Paulo Sousa, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso della conferenza stampa odierna. Di seguito, quanto riportato da TMW:

I risultati delle dirette concorrenti sembrano non alzare la quota salvezza. La partita di domani quanto conta?
“Guardiamo i risultati degli avversari diretti, ma non dobbiamo pensare agli altri. Noi vogliamo proseguire il nostro percorso di crescita lavorando soprattutto sulla mentalità. Sarà una partita difficilissima, per tanti motivi. Il match di domani sarà tatticamente diverso dai precedenti, il mio collega Paolo Zanetti sta cambiando qualcosa in queste settimane. Non abbiamo avuto molto tempo per adattarci dal punto di vista strategico, sappiamo però che ci vuole grande rispetto perchè l’Empoli è reduce da un successo strepitoso contro il Bologna. Anche loro, come noi, sono consapevoli che una vittoria darebbe la spinta forse definitiva verso il raggiungimento dell’obiettivo salvezza. E poi avranno il pubblico dalla loro parte”.

State già parlando di futuro?
“Non dovete preoccuparvi di questo. Il focus deve essere tutto sulla squadra. Noi vogliamo lavorare, tanto e bene. Il mio pensiero è la partita contro l’Empoli. Ci sono dei punti che dobbiamo ancora conquistare. Poi ci sarà tempo e modo per parlare con la società e capire quali saranno i programmi dei prossimi anni. Sono sicuro che il direttore sportivo sta anticipando il suo lavoro, come facciamo noi quando studiamo gli avversari”.

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Soddisfatto del suo percorso di crescita?
“Quando ho appeso le scarpette al chiodo e ho deciso di fare l’allenatore, ero consapevole che il mio compito principale dovesse essere quello di valorizzare al massimo i giocatori tirando fuori da loro potenzialità che forse nemmeno conoscono. A scuola si dice che ogni allievo ha le sue potenzialità e tocca al maestro toccare i punti giusti. La mia espressione di gioco è sempre stata molto diversa rispetto a quello che ho fatto qui alla Salernitana, ma progressivamente ci stiamo avvicinando alle mie idee. In rosa ci sono giocatori con caratteristiche specifiche, sono felicissimo di vedere i ragazzi in continua evoluzione. C’è la predisposizione a rendere con continuità, la maggior parte degli atleti sta raggiungendo questo livello e questo ti fa sentire allenatore, padre, fratello. E’ una gioia che non riesco a spiegare a parole. Ora, però, ci vuole il fuoco dentro per consolidarci senza accontentarci. La continuità è quella che fa la differenza, se siamo arrivati a questo punto è perchè siamo concentrati e preparati sul piano strategico. Il progetto ha un inizio e una fine, il processo non finisce mai. E io sono un allenatore che vuole far parte di un processo”.

Dopo Napoli non è passato inosservato il suo sguardo stupido per la straordinaria accoglienza del pubblico, quindi con la piazza c’è feeling. Il ds ha detto che non si tratterrà nessuno controvoglia. Lei ha voglia di restare a Salerno?
“Io ho voglia di coltivare la mia passione per il calcio, quando passerà smetterò. Lo sport mi ha dato me stesso, oltre all’equilibrio economico, una buona qualità di vita, gli amici e la mia famiglia. Sarò sempre grato a chi mi ha dato la possibilità di lavorare”.

(Foto: Depositphotos)

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