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Angolo del tifoso

ANGOLO MILAN – Tamurriata rossonera

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Non è un pesce d’Aprile. E non è un’anticipazione di qualcosa. Sicuramente possiamo dire che è un regolamento di conti.

Il Milan ha rifilato quattro gol al Napoli al Maradona, vendicando lo striminzito e bugiardo 1-2 col quale il Napoli aveva vinto  all’andata a San Siro. Sono stati regolati i conti ed è stato ipotecato il futuro. In barba a quei fenomeni da videoclick partenopei che esultavano quando, ai sorteggi, il Napoli è stato abbinato al Milan. Tutto è ancora da giocare e le sentenze di serie A valgono e non valgono in Europa. Dopo questa sera lo sanno e se lo augurano anche i napoletani. Il 4, nella smorfia, corrisponde a “o’ puorc’ ” – il maiale. Ed effettivamente la pancia che s’è fatto il Milan, dopo quattro gol, dopo una partita giocata così bene è proprio quella di un maiale. E del maiale, cosa risaputa, non si butta via niente. Di questa partita possiamo dire lo stesso. Non si butta via la seconda sconfitta del Napoli in casa, essersi messi l’Inter dietro di un punto, il clean sheet, la prestazione corale e, soprattutto, non si butta la prestazione dei singoli migliori in campo: Leao, Diaz, Giroud, Tonali e il sempre presente Magic Mike Maignan.

Dalla partita contro la Roma, erano uscite minate delle certezze. Ci sono i presupposti per dire che, dopo questa sfida col Napoli, siano state ristabilite certezze antiche. La novità di serata per l’11 di Mister Pioli, oltre al ritorno al 4-2-3-1, è stata l’impiego sulla trequarti di Ismaël Bennacer e il conseguente arretramento di Krunić in mediana, mossa rivelatasi vincente.

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Il primo tempo

Partenza sprint al Maradona con una chance per parte al 3′: il Napoli chiama con la zampata larga di Simeone sull’invito di Di Lorenzo, il Milan risponde con il servizio a rimorchio di Theo e il mancino – bloccato – di Díaz. Gli azzurri si rendono nuovamente pericolosi al minuto 7 con la girata alta di Simeone, mentre i rossoneri alzano i giri del motore con il passare dei minuti e passano in vantaggio al 17′: Brahim si libera sulla destra con una magia e imbuca per Leão che fredda Meret con un tocco morbido. Il Milan non si ferma e al 25′ trova anche il 2-0 con Brahim Díaz, abile a raccogliere il traversone di Bennacer, sterzare su Mário Rui e infilare in porta con il mancino. Trovato il raddoppio, i rossoneri gestiscono il possesso e sfiorano il tris con il destro dal limite dell’incontenibile trequartista spagnolo al 43′, deviato in angolo da Meret. Nel finale di frazione Maignan respinge un sinistro violento di Zieliński. 2-0 all’intervallo.

Il secondo tempo

È di marca rossonera la prima occasione della ripresa: Leão guida il contropiede al minuto 50 e appoggia per Bennacer che allunga in direzione Giroud, il sinistro incrociato dell’attaccante francese termina largo di nulla. Il Napoli aumenta la pressione e Maignan è reattivo sui tentativi ravvicinati di Kim e Mário Rui tra il 55′ e il 56′. Al 59′ arriva il tris rossonero: Tonali strappa il controllo della sfera a Zieliński e lancia Leão, dribbling secco su Rrahmani e mancino rabbioso che vale il 3-0. Al poker ci pensa Saelemaekers, che al 67′ si invola in slalom tra le maglie azzurre e supera Meret con freddezza. Il quarto gol chiude definitivamente i giochi e il Milan si regala un finale di gestione senza rinunciare alle ripartenze, con Bennacer e Saelemaekers ancora pericolosi. Di Raspadori l’unico sussulto azzurro nel finale di gara. Finisce 4-0.

Guardare avanti

Il risultato maturato al termine del match del Maradona dona fiducia e entusiasmo ai rossoneri per il proseguo della stagione ed è un risultato che trascina il Milan al terzo posto in classifica a quota 51 punti. L’obiettivo, adesso, sarà quello di dare continuità e mostrare lo stesso spirito osservato oggi già a partire dal prossimo appuntamento, a San Siro contro l’Empoli nell’anticipo di venerdì 7 aprile (alle 21.00), prima del nuovo confronto – stavolta valido per i Quarti di finale di Champions League – con gli azzurri di Spalletti.

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