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Sarri: “Per essere grande alla Lazio serve continuità. Contratto? Non serve parlarne…”

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Sarri Lazio
Tempo di lettura: 4 minuti

L’allenatore della Lazio Maurizio Sarri è stato premiato al Gran Galà dello Sport in corso di svolgimento a Castiglion Fiorentino. Il mister biancoceleste ha parlato a più riprese alla stampa e al pubblico presente toccando molti argomenti. Queste le sue parole:

“Sono contento per il posto in cui ricevo il premio. Ho un legame che mi porta a ricordi di gioventù che sono sempre belli quando vengono fuori. Ho un forte legame anche al personaggio a cui è dedicato il premio, quando ero ragazzino è stato uno dei primi allenatori che m’ha fatto scattare la molla. Sono contentissimo”.

Calcio italiano in difficoltà?

“Calcio non parla italiano? Si potrebbe fare qualcosa di più, ma è chiaro che l’evoluzione della società è un’evoluzione diversa. Noi facevamo cinque ore per strada, tre all’oratorio e due di scuola calcio. Oggi fanno tre ore a settimana di scuola calcio e manca tutto il resto. È molto più difficile tirare su dei ragazzi nostri che siano di alto livello, manca la scuola primaria che è la strada. Ha ragione Mancini quando parla di questo. Poi ci sono le scelte societarie in cui tante società vanno alla ricerca dell’affare, il giocatore straniero che costa meno. Se ti esplode in mano hai una plusvalenza sicura. I nostri ragazzi, se iniziano a dare dei segnali, sono giocatori che costano un po’ di più. Penso che all’interno di una squadra, avere un’ossatura di italiani ti dia un’identità che 20 stranieri non ti possono dare.

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Lazio italiana

“Identità della Lazio? Noi ci stiamo provando, non so se ci riusciremo. Lo sforzo per avere uno zoccolo duro di italiani in squadra lo stiamo facendo”.

La Lazio sta diventando una grande squadra? Cosa manca? Ci manca un pizzico di continuità, abbiamo lasciato punti per strada in maniera superficiale. Qualcosa ancora ci manca, non abbiamo fatto bene in Europa, e questo credo sia stata una scelta inconscia a livello del gruppo, forse proprio a livello dell’ambiente. Abbiamo un percorso ancora lungo se vogliamo diventare e ritenerci ancora una grande”.

Il rapporto con il Presidente

Alla Lazio sto bene, col presidente ho un buon rapporto, il contratto l’abbiamo prorogato undici mesi fa, non credo sia il caso di tornarci in questo momento”.

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“Lotito meno presente? Lo chiamo Claudio, ho un rapporto bellissimo col presidente. Purtroppo da quando è senatore si vede molto meno. Questa è una mancanza. La nostra società è basata sula persona, averlo di più sarebbe fondamentale. Mi ha giurato che nei prossimi mesi saranno più presente, speriamo sia vero”

Derby meglio dell’Europa

“Ci dispiace essere fuori dall’Europa ovviamente ma credo che per il nostro popolo sia più gratificante vincere un derby. Per l’allenatore significa tre punti, non di più. Poi c’è la gratificazione di aver fatto contenta la nostra gente e questo spero che questo ci dia benzina. Polemiche? Mi estraneo molto da queste storie, a me quello che dicono gli avversari prima della partita non mi interessa. Le motivazioni vanno trovate internamente, le motivazioni che trovi dall’esterno sono di breve durata. Situazione che ha permesso alla Lazio di vincere il derby? L’impressione che la nostra squadra fosse più focalizzata sull’obiettivo rispetto agli avversari. Noi abbiamo preso in mano la partita subito, giocare in superiorità numerica ci ha avvantaggiato”

Corsa Champions League

“Secondo posto, ora la Lazio ha un vantaggio? Lascia il tempo che trova. Nelle ultime cinque partite abbiamo recuperato 6-7 punti a qualche avversaria, se pensi che ne mancano 11 alla fine può succedere di tutto. Se la mia squadra fosse in grado di fare l’ultima volata come ha fatto Saronni al mondiale d’Inghilterra, saremmo a posto. Anche se ho avuto simpatia per Moser, il suo rimane l’ultimo chilometro più bello mai visto. Quando vedo i ciclisti mi emoziono, è la mia passione feroce. Se ho dormito meglio stanotte? Ho fatto fatica ad addormentarmi, ma poi quando sono andato non mi sono svegliavo più. Non ci sono più talenti in Italia perché i bambini non giocano più per strada? In parte sì, ora fanno tre ore di scuola calcio a settimana, noi facevamo cinque ore d’oratorio. Casale e Zaccagni esclusi da Mancini? In questo momento fanno comodo a me, se Mancini considera che non gli facciano comodo, sono contento così”.

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Polemiche Derby

Mourinho? Lascialo fare. È un animale da spettacolo, ho avuto la fortuna di conoscerlo personalmente, ha una simpatia straordinaria. Fa il suo lavoro, lo sa fare bene, a tirarti bene in certe storie è il numero uno ma io non ci voglio entrare”.

Immobile

Rimpianto su Immobile? Ciro è uscito dalla stagione scorsa con un’infrazione al perone, l’ha portato ad avere continuamente problemi muscolari. Con i gol di differenza rispetto alla scorsa stagione, potevamo avere qualche punto in più. Questo succede un po’ a tutte le squadre, non possiamo appellarci a questi episodi. Nel calcio d’oggi il numero d’infortuni è aumentato in maniera esponenziale. La classifica al momento non ci dà garanzie, nelle ultime cinque partite abbiamo recuperato 7 punti ad alcune squadre che lottano per la Champions, pensa cosa può succedere ora che ne mancano 11. Cosa scrivevo sul taccuino mentre i giocatori festeggiavano? La lista della spesa di oggi”.

(Foto depositphotos)

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