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STORIE A FIL DI RETE – Quel treno per Yuma

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A volte le migliori storie da raccontare sono quelle mai accadute. Una cotta nel bel mezzo dell’estate che va via via vanificandosi, proprio come i veri e propri colpi di fulmine a cui si è forse impreparati. Che sia per volontà o per finta.

Quello tra James Rodriguez e il Napoli è stato un vero e proprio flirt, senza che il tutto si consumasse in un congiungimento definitivo. Per molti oggi è un fosso scansato, anche perché col senno di poi tutto è più semplice. Ma nell’estate del 2019 i tifosi azzurri individuarono nell’asso colombiano il talento su cui puntare il secondo Napoli di Carlo Ancelotti, che avrebbe poi fatto molto peggio del primo e che si sarebbe schiantato contro la notte dell’ammutinamento post-Salisburgo.

Forse con James quel Napoli avrebbe fatto cose diverse. O forse no, giusto perché con i se e con i ma non si va mai da nessuna parte. Ma quella trattativa resta una delle telenovele più avvincenti di questi ultimi anni di calciomercato, che non si è conclusa con un lieto per qualche bastone tra le ruote di troppo. Per buona pace di Ancelotti e dei tifosi del Napoli che hanno dovuto archiviare la questione con un nulla di fatto.

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LA RICHIESTA DEL MISTER

Siamo a fine maggio, e il Napoli ha da tempo consolidato il suo secondo posto a discapito delle concorrenti e a favore di una Juventus sempre padrona dell’ennesimo Scudetto consecutivo. Nelle ultime settimane gli azzurri giocano sul velluto e non è un mistero che dalle parti di Castelvolturno si parli già di mercato.

Ancelotti sa di avere una squadra valida tra le mani ma è altrettanto consapevole che serve qualche singolo in più per cercare di rendere ancor più efficace il 4-2-3-1. Il 4-4-2 sembra infatti penalizzare molti dei calciatori in rosa: da Insigne, schierato nella coppia d’attacco, a Zielinski, che in mediana è rimasto per certi versi imploso. Serve il cambio modulo e servono uomini diversi per trovare la miscela vincente.

Frattanto, dalla Germania arriva l’annuncio che James Rodriguez non giocherà più per il Bayern Monaco e che il calciatore farà rientro al Real Madrid, club che ne detiene il cartellino. Il colombiano arrivò in Bundesliga proprio per intercessione di Ancelotti, che a questo punto sa di poter avere potenzialmente la possibilità di mettere le mani nuovamente su di lui.

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Ne nasce una successiva chiacchierata esplorativa tra Aurelio De Laurentiis e Jorge Mendes, procuratore di Faouzi Ghoulam oltre che dello stesso James. Si parla di progetti, di cifre e di formule: la strada sembra essere percorribile e il patron azzurro accetta di parlarne personalmente con il suo omologo al Real Madrid. Non molto tempo dopo, infatti, Florentino Perez ha un contatto con lo stesso ADL, che ha dalla sua la volontà del ragazzo di sposare la maglia azzurra.

James infatti è entusiasta della possibilità di sbarcare a Napoli, e non lo nasconde nemmeno in un’intervista post gara dal Sudamerica, dove si sta disputando la Coppa America. Quest’ultima diventa il pretesto tra Napoli e Real Madrid per trovare un accordo di massima, per poi formalizzare il tutto al termine della competizione. Una scelta che in seguito si riterrà fatale per le sorti dell’affare.

Intanto, a Napoli parte subito il tam-tam mediatico: le prime indiscrezioni iniziano a venir fuori e prende piede nella piazza la speranza di piazzare un colpo da novanta. Ed effettivamente un calciatore con determinate caratteristiche mancava alla squadra azzurra, e non a caso si pensa a una evoluzione tecnico-tattica per avere un ulteriore upgrade.

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Nel momento in cui si rende necessario ratificare l’accordo, ecco che spunta il gioco al rialzo di Florentino Perez, a cui non si potrà mai negare una spiccata dote in merito. L’iniziale prestito con diritto di riscatto si trasforma così in una richiesta di obbligo di riscatto, riformulando così cifre e impatti eventuali su bilancio.

A questo cambio di carte in tavola il presidente De Laurentiis non ci sta: si cerca di ricucire l’improvvisa distanza tra domanda e offerta, con la convinzione che prima o poi il Real Madrid cederà e ritornerà sui propri passi.

Il dialogo, intanto, tra James e il tecnico Ancelotti continua: l’allenatore di Reggiolo continua a rassicurarlo sulla volontà ancora di puntare su di lui, malgrado la diffidenza di De Laurentiis potesse suggerire il contrario. Il patron azzurro, oltre a una mera questione di principio, non è mai stato così convinto di puntare su di lui: operazione troppo onerosa per un calciatore che non ha mai dimostrato una certa continuità. Lo strappo alla regola lo si ha già con Kostas Manolas, calciatore per cui il Napoli verserà la clausola di 36 milioni di euro (dietro coinvolgimento nella trattativa di Amadou Diawara). Il greco rientra poco – per parametri di età e di costo – nella politica aziendale di De Laurentiis ma la tentazione di costruire una sorta di instant team si fa sempre più forte, soprattutto se in panchina c’è un certo Carlo Ancelotti.

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Di mezzo, come se non bastasse, c’è anche il contratto in essere tra James e Real Madrid. L’accordo va verso la scadenza e l’unica via per chiudere l’affare senza l’obbligo di riscatto è quella di rinnovare preventivamente il contratto, ma i Blancos non ammettono tale eventualità. Così tra le parti si viene a creare un lungo tira e molla: il Real Madrid sempre più convinto nella sua strategia di facciata nel trattenere il calciatore e il Napoli che – in modo altrettanto di facciata – inizia addirittura a guardarsi intorno. E a poco servono i tentativi di intermediazione di Jorge Mendes, convinto in ogni caso che la situazione si sbloccherà prima o poi.

QUEL TRENO PER YUMA: UN VIAGGIO SENZA META

Si arriva così al ritiro di Dimaro, sede ormai storica del Napoli per il ritiro precampionato. Nei tifosi il tormentone resta sempre lo stesso e porta il nome di James Rodriguez. Tutti aspettano il trequartista colombiano e dalla società trapela una moderata fiducia nell’accoglierlo in Trentino.

A un certo punto, la situazione ‘rischia’ addirittura di sbloccarsi: il calciatore dalla sua Colombia chiede di sciogliere le riserve quanto prima e il club azzurro individua anche una finestra temporale in cui poter svolgere le eventuali visite mediche. Tuttavia, bisogna fare i conti con un ulteriore schiaffo in faccia del Real Madrid, che ancora una volta batte cassa e blocca l’affare.

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La guerra di nervi non cessa e il Napoli è trincerato nella sua strategia contropiedista, pur lasciando intendere che è sempre lì sul guado pronta a sferrare il colpo. Ad alimentare ulteriormente l’entusiasmo è un tweet enigmatico (nemmeno poi tanto…) che gli azzurri lancia sui social. Un riferimento al film “Quel treno per Yuma”, il cui protagonista è un ‘bandito‘: il doppio senso non sfugge ai tifosi, che subito collegano il post al ‘Bandido’ James Rodriguez.

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Può mai mancare il terzo incomodo? Perché proprio in pieno luglio si fa avanti anche l’Atletico Madrid, che si inserisce tra le parti e prova a finalizzare il colpo gobbo. James ritiene ideale ugualmente anche l’approdo ai Colchoneros, ma alla fine il Real si dimostra inossidabile anche con i propri cugini madrileni.

Le parti poi si rassegneranno definitivamente a Liga ormai cominciata, quando Zinedine Zidane (da sempre figura antagonista nella carriera del numero 10) lo schiera in campo, dando un messaggio alla società azzurra e sancendo la parola fine alla lunga liaison tra James e il Napoli.

L’infinito inseguimento al treno per Yuma si è tramutato così in un viaggio senza meta. In un destino che ha segnato traiettorie diverse, forse proprio quando le strade sembravano congiungersi. James e Ancelotti si sono ritrovati invece all’Everton nella stagione successiva, mettendo in recita quel remake che i tifosi azzurri in quella estate hanno sperato di vivere.

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