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Angolo del tifoso

ANGOLO SPEZIA – Ottimismo ad occhiali

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Lecce alla “tedesca”

Pareggio a reti bianche tra Spezia e Lecce. Risultato che è un po’ figlio della stanchezza post Atalanta e un po’ del  tempo e della pioggia. Acqua che non smette un minuto di annaffiare i corpi ma che non inzacchera le menti. La consapevolezza di cosa fare in campo resta  impermeabile a qualsiasi avversità atmosferica per fortuna. Nonostante il miglior approccio ospite come “gioco alla tedesca” che produce una doppia traversa e una parata in volo plastico del rientrante Dragowski, lo Spezia risale la corrente come un salmone. Gyasi e Nzola hanno la possibilità ma le loro voleè appaiono imprecise. Bastoni funge da primo assaltatore, Bourabia lo segue a ruota. Il marocchino prova pure dal limite dell’area con un mezzo gioco di prestigio: palla alta direzione piscina.

La cesta col serpente

Il Lecce è cliente scomodo e in condizione mentale da diverse partite. Gotti prova a tirar fuori il serpente dalla cesta e decide di buttare dentro Agudelo. Baschirotto e Umtiti però non si fanno incantare tanto facilmente. A destra Holm ha il suo da fare. Le fasce sono troppo affollate per correrci attraverso. Dall’altra parte Reca, con un occhio guarda il pesce e con l’altro marca stretto il gatto. Non ne viene fuori però una gran frittura. Nzola scatta come una pantera su una palla succulenta. Si dimentica però di provare a rientrare col suo piede meno forte e il mancino che ne esce non tramortisce  più di tanto Falcone. In uno dei rari contropiede che la partita propone, Gyasi finisce  al di là della linea del fuorigioco e non fa recriminare i suoi tifosi per il tiro respinto. Agudelo tenta la palla veloce per uno dei martelli sotto rete, ma Umtiti ribatte a muro, arrampicandosi sulla cima del grattacielo.

Fuori i secondi

Ormai la campana sta per suonare ed entrambi i pugili alzano i guantoni a protezione del possibile colpo d’incontro. Lo Spezia non si spaventa delle ripartenze veloci di Banda e Gallo e ci prova fino alle fine, ma la saggezza suggerisce di non forzare. Ci vorrebbe un coniglio da tirare fuori dal cilindro, ma oggi niente bacchetta magica, solo ombrelli. La classifica si rafforza, in attesa di punti a tre stelle. Le ultime prestazioni post mondiali, comunque, incoraggiano ad essere ottimisti, nonostante un pareggio ad occhiali.

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