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AIA, caso D’Onofrio: promosso quando era ai domiciliari

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Arbitri Serie A
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Rosario D’Onofrio, ormai ex Procuratore capo dell’Associazione Italiana Arbitri, è stato arrestato per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di droga.

L’indagine pone sotto osservazione il mondo arbitrale italiano, con l’AIA che ha subito preso le distanze in merito all’accaduto. Come riporta sportface.it, l’Associazione Italiana Arbitri, in un comunicato, ha affermato di non conoscere casellario giudiziario e vicende personali di D’Onofrio, che però proprio a luglio, mentre si trovava già agli arresti domiciliari, è stato premiato dall’associazione con una promozione e un incarico importantissimo.

La FIGC indagherà su come sia stato possibile tale avvenimento, dato che a marzo 2021 D’Onofrio, già ai domiciliari e condannato a 2 anni e otto mesi, sia stato promosso dall’AIA senza che siano stati stati svolti i dovuti accertamenti.

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(Foto: LBDV)

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