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Salernitana, Iervolino: “Vi racconto le mie idee. Ecco chi vince lo Scudetto”

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Il presidente della SalernitanaDanilo Iervolino, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini di Tuttosport. Il numero uno dei granata ha trattato diversi temi: dalla lotta salvezza alla lotta scudetto e non solo. Di seguito le parole del patron dei campani riportate da tuttomercatoweb.com:

“Ci sono due progetti in uno. Il primo è quello di puntare alla squadra cercando di dare stabilità per una permanenza lunga in Serie A, puntando anche sui giovani e sullo scouting. L’altro progetto invece è per la città: stadio infrastrutture sportive, creare un hub per lo sport in osmosi con la città, aperto non solo al calcio. E poi un progetto che implica una trasformazione nel digitale. Stiamo lavorando molto per traghettare la Salernitana nell’industria 4.0, nel metaverso”.

ISPIRAZIONE – “Ovviamente la Juventus in termini di mentalità vincente, stadio, e come si crea una industria del calcio internazionale. Ha fatto bene l’Atalanta, lo Spezia, lo stesso Bologna e il Napoli. De Laurentiis sa tenere i conti e la squadra in alto”.

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SCUDETTO –Il Napoli, squadra fortissima, ha un buon calendario e il bomber più forte del campionato: Osimhen”.

ITALIA – “L’Italia ce la può fare e ce la deve fare, sarebbe un problema grande e un dramma nazionale saltare i Mondiali per due edizioni di fila”.

PRIME IMPRESSIONI SUL MONDO DEL CALCIO – “La cosa peggiore che realmente mi disgusta è il rapporto con gli agenti. Si deve assolutamente normare, deve essere una priorità per l’industria del calcio. Sono intermediari che invece di svolgere un lavoro con tariffe giuste come un agente immobiliare, ormai diventano quasi i proprietari dei cartellini, viaggiano a cifre anche superiori al 10%. Questo è uno dei nei che può far degenerare il mondo del calcio”.

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RAPPORTO PRESIDENTE-SQUADRA – “Prima della gara col Bologna sono andato all’allenamento e ho detto ai calciatori che la motivazione non è solo incitare ma instaurare un rapporto per cui entri nelle corde dell’animo umano. Allora ho detto, “conosciamoci meglio, facciamoci domande”. Mi hanno chiesto se giocavo a calcio e quando dissi di sì parlai di rigori. “Per me bisogna tirarli forti e non precisi”. Andammo nell’area e tirai a Fiorillo una mazzata che entrò in rete. Le scintille si accendono anche così!”.

(Foto: Twitter Salernitana)

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