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Tre cose su Legia Varsavia-Napoli

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Uno: è una questione di qualità. In 180 minuti il Napoli tira in porta 18 volte. Il Legia solo 1. In 180 minuti il Napoli va oltre il 67% di possesso palla. In 180 minuti il Napoli, ai polacchi, ne fa sette e questo basta a capire la differenza tra le due squadre. Certo, tra andata e ritorno gli uomini di Spalletti sono riusciti a sbloccare le due partite solo nel secondo tempo e solo dopo i primi cambi, ma questo è il segnale che anche in panchina è stata la qualità a fare la differenza. E non solo con il Legia, ma in tutte le 12 gare ufficiali vinte dal Napoli in questo inizio di stagione.

Due: doppio primato. Primo in classifica in campionato. Primo in classifica in Europa League. Un doppio primato da record che racconta bene il gran momento che sta vivendo il Napoli. Momento che gli uomini di Spalletti dovranno confermare domenica, contro il Verona, così come la squadra di Gattuso era stata chiamata proprio contro i veneti all’esame finale della passata stagione. Tempo di esami.

Tre: bentornati. Mertens calcia e segna (con il cucchiaio) il rigore della sicurezza, tornando finalmente al gol. Demme mette in campo una prestazione super facendo anche intuire le differenze, in fase di costruzione ed assistenza ai compagni, rispetto ad Anguissa. Lobotka fa vedere che nonostante l’infortunio è ancora quello «in versione Spalletti». Ounas fa un grandissimo gol. E’ ufficiale: sono tornati!

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