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Angolo del tifoso

ANGOLO ROMA – Ripartenza da Empoli

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“Attraversammo fra le altre una bellissima Terra nominata Empoli. Il suono di questa voce ha non so che d’antico. Il suono piacevolissimo“. (Michel De Montaigne, Giornale di viaggio in Italia).

La Roma si appresta così ad incontrare un avversario che deve sapere per forza di ripartenza. Gli strascichi del derby sono ancora presenti e, pur col sostegno impagabile del tifo, voci, umori e sensazioni nefaste hanno accompagnato la settimana.

In mezzo la sgambata di coppa con la netta vittoria in Ucraina contro avversari, senza offesa, squalificanti per quello che ritengo il valore generale della mia squadra.

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La polemica dell’inno giallorosso, stupendo, che toglierebbe spazio all’inno della Lega Calcio, fa ridere. Parte il secondo, poi Roma Roma, subito smorzato per evitare multe, ma trentamila voci proseguono in una straordinaria ed avvolgente dimostrazione di poesia ed intelligenza. La Lega se ne faccia una ragione, facciamo prima.

Il primo tempo rispetta la citazione di Montaigne: l’Empoli è realtà ben allenata, intelligente e la partita piacevole, ma il tempo delle mele è finito e anche noi, come Mou, siamo “risultatisti”.

Roma che schiaccia gli avversari con giocate di grande qualità, ma Empoli che riparte e sui contropiedi è tuttaltro che anonimo e crea molte situazioni pericolose. Ayroldi arbitra all’inglese e fischia pochissimo velocizzando la gara.

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Con difficoltà i giallorossi chiudono il tempo in vantaggio, con il tocco di Mhkytarian che becca Pellegrini e il capitano “bagna” il sospirato rinnovo con un pregevole tiro da fuori area che beffa Vicario.

La seconda frazione sarà diversa. La Roma trova subito il gol che chiude il match: Abraham ruba palla ai 45 metri, scarica un siluro che, puntuale come il tè delle cinque, si stampa sulla traversa. Mhkytarian non ha difficoltà a ribattere in rete.

L’Empoli si spegne, ma soprattutto la Roma controlla senza patemi il match, andando a cercare, senza strafare, il terzo gol che non arriva.

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Rui Patricio spettatore non pagante. Smalling si riprende il centro della difesa da monumento, migliorando anche la prestazione di Mancini. Karsdorp solito lavoro di buona qualità, mentre l’unica nota negativa è Vina che, ad oggi, appare ancora oggetto misterioso, poco avvezzo alla copertura (e sono un signore) e poco incisivo davanti.

Veretout a tutto campo con grinta e qualità, qualche errore di troppo in disimpegno. Altra bella partita di Darboe dopo la coppa: personalità, fisico e qualità con quella giusta sicumera senza avventatezza. E’ presto per chiudere la ricerca di centrocampisti importanti, ma il ragazzo è alternativa validissima al momento.

Mhkytarian gol e assist, ma in generale prestazione pregevole. Gran partita del Capitano (fino al 2026!!): gol, tecnica, fisico e regia sapiente. Abraham litiga un pò con se stesso e si incaponisce sui palloni, ma ha caratteristiche uniche, forza e arroganza. Purtroppo ha la sfortuna da smaltire: un palo a settimana è veramente troppo.

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Lo strapotere tecnico e fisico di Zaniolo è ossigeno per una serie A di livello così basso. Il suo recupero non è completo e il ragazzo cerca ancora troppo la giocata personale ma, se questi sono i prodromi, ci sarà da divertirsi. Stadio in piedi alla sua uscita.

Si va avanti per la strada di Mourinho che va seguita per forza. La Roma può dire la sua anche se gli altri non si fermano o rilanciano e ora, dopo la sosta, un doppio confronto con Juve e Napoli che dirà molto del cammino. Dispiace non aver giocato il derby con la stessa testa e intensità, ma è anche vero che la Lazio non è l’Empoli. In effetti i toscani col Bologna hanno vinto.

 

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