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Maradona: Cuono Gaglione protagonista della mostra al museo ‘La Casa de D10S’

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A distanza di mesi è ancora aperta la ferita per la scomparsa di Diego Armando Maradona, icona mondiale della storia del calcio. Un dolore che accompagna anche Cuono Gaglione, artista di fama internazionale che ha avuto la fortuna di poter conoscere personalmente il Pibe de Oro nel lontano 1988.

Un incontro che il maestro ci fa ripercorrere nel suo racconto, ricco di commozione mista a immutata felicità. Perché consegnare una delle proprie opere a uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, nonché proprio idolo, non è una cosa che capita tutti i giorni.

“L’incontro è stato prima della partita Napoli-Inter, che poi gli azzurri vinsero per 1-0”, ci racconta l’artista. “Quel giorno tornavo dalla Sicilia con il quadro e avevo già l’appuntamento per consegnare il quadro a Diego. Successe però che Maradona durante un allenamento si infortunò, e per questo motivo il dottor Iuliano ci disse che non era più possibile incontrarlo”. 

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Ciononostante, il maestro Gaglione ha avuto comunque modo di vedere dal vivo Maradona, proprio grazie alla volontà dello stesso campione. “Iuliano si attivò subito per cercare di consegnargli l’opera comunque di persona. Diego accettò e venne ad incontrarmi. Fu un’emozione immensa: prese mio figlio in braccio, dandogli un bacio sulla fronte. E’ un momento che porterò con me per sempre. Rassicurai anche Diego sulle sue condizioni dicendogli: «Per domenica starai bene e segnerai», e così fu. Gli chiedemmo anche insieme a mio figlio di dedicarci eventualmente il gol, ma lui rispose «Mi dispiace, ma i miei gol sono tutti di mia madre»”.

Il Maestro Cuono Gaglione consegna la sua opera a Diego Armando Maradona

Una fotografia, quella in sovraimpressione, che è una vera e propria reliquia. “A scattare quella foto fu Salvatore Carmando. Ne scattò due, per fortuna: la prima venne malissimo (ride ndr). Ebbi modo, anche grazie al dottor Iuliano, di avere le firme di tutti gli altri calciatori. Così come la foto, le tratto proprio come se fossero delle reliquie”.

Grande tifoso del Napoli, il Maestro ha avuto modo più recentemente di omaggiare un altro calciatore argentino che ha militato in maglia azzurra di recente: Hugo Armando Campagnaro. “La mia unica trasferta in vita mia è stata Lazio-Napoli nel 2013. Campagnaro fece un gol bellissimo, ispirandomi nell’opera che poi consegnai personalmente a casa sua. Fu un enorme piacere e il ragazzo gradì moltissimo il gesto“.

Gaglione si dice, inoltre, pronto a una nuova opera. L’artista infatti stima in particolar modo l’attuale capitano azzurro, Lorenzo Insigne: “Credo che abbia dimostrato davvero tanto, sia con la maglia del Napoli che con quella della Nazionale. In caso di rinnovo, prometto che realizzerò un’opera in suo onore”.

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In occasione del primo anniversario della scomparsa di Maradona, Cuono Gaglione è stato invitato a Buenos Aires per la mostra che si terrà il prossimo 25 novembre al museo ‘La Casa de D10s’.

“Il signor Perez del museo ‘La Casa de D10s’ mi ha proposto questa mostra di venticinque opere sulla vita di Maradona. Un tracciato che va da quando giocava nelle giovanili del Boca Juniors fino a quando è arrivato ad alzare la Coppa del Mondo con la maglia albiceleste”. 

Tuttavia, l’artista è alla ricerca di realtà che possano aiutarlo nel complesso viaggio verso la capitale argentina. “Sto cercando di farmi aiutare da qualche ditta importante o da qualche sponsor. Il trasporto delle opere e il viaggio verso il Sudamerica prevedono uno sforzo notevole e sto cercando chi può aiutarmi in questa situazione”.

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Un’ulteriore occasione per la Napoli dell’arte di ricambiare l’amore che Diego Armando Maradona ha riservato a tutto il popolo partenopeo. “E’ commovente sapere come Maradona fosse legato a Napoli. Io sono originario di Acerra, vivo da anni lontano dalla città ma sento Napoli dentro di me. Sono legatissimo alla figura di Maradona e la sua scomparsa mi fa ancora soffrire. Dopo mesi piango ancora, soprattutto mentre realizzo le opere per la mostra. E attraverso queste opere, voglio portare ancora il più vicino possibile l’amore di Napoli all’Argentina per il grande Diego”. 

Diritti Riservati – Riproduzione consentita previa citazione della fonte @LeBombediVlad

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