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FISCHIO D’INIZIO NAPOLI – Obiettivo quarto posto

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Il Napoli, grazie alla boccata d’ossigeno arrivata lo scorso sabato contro la Juventus, si è rilanciato in campionato. Gli azzurri, reduci dalla sconfitta in Europa League in casa del Granada, affrontano l’Atalanta nella quarta sfida stagionale, appaiati ai bergamaschi a 40 punti.

Lo scontro diretto è di vitale importanza. Un risultato positivo a Bergamo servirebbe ai partenopei per la classifica e per il morale, in attesa di raccogliere i cocci dall’infermeria sempre piena che ha decimato la squadra di Gattuso.

Le statistiche

Allo stadio Atleti azzurri d’Italia, ribattezzato Gewiss Stadium, andrà in scena il centesimo scontro diretto in Serie A, la metà dei quali disputati in terra bergamasca. Nelle quarantanove precedenti edizioni, il bilancio verte a favore dei padroni casa che si sono aggiudicati ventuno sfide. I partenopei hanno raggranellato dieci vittorie e ben diciotto pareggi. Il segno X è però quello più lontano nel tempo. L’ultima occasione in cui le due compagini si sono divise la posta è vecchio di sette anni e risale al 29 ottobre 2014. Atalanta e Napoli pareggiarono 1-1 grazie alle reti dell’ex German Denis e di Gonzalo Higuain. L’ultimo successo casalingo si è registrato lo scorso 2 luglio, un netto 2-0, mentre l’ultimo successo corsaro è del 3 dicembre 2018, quando il Napoli grazie alle reti di Fabian Ruiz e Milik s’impose 2-1. Di Zapata la rete atalantina.

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Il direttore di gara

A dirigere il delicato incontro è stato designato l’arbitro internazionale Marco Di Bello di Brindisi. Il trentanovenne fischietto pugliese, con la sua decennale esperienza nella massima categoria, per la gara che vedrà il fischio d’inizio alle ore 18.00, sarà coadiuvato da Pasqua, nel ruolo di quarto uomo e dalla coppia Fabbri-Tolfo al VAR.

Di Bello sarà alla quindicesima direzione con il Napoli in serie A, compresa la gara di andata che i partenopei si aggiudicarono per 4-1. Nei quattordici precedenti incontri il Napoli ha collezionato due sconfitte e ben dodici vittorie. Oltre alla gara di andata, Di Bello ha diretto anche un altro Napoli-Atalanta, il 27 agosto 2017 che i partenopei si aggiudicano per 3-1.

L’undici di Gasperini

La gara in terra orobica è di fondamentale importanza per entrambe le squadre. L’Atalanta ed il Napoli in quattro giorni si giocano una bella fetta di futuro. I nerazzurri affrontano i partenopei ma inevitabilmente avranno il pensiero alla Champions ed alla sfida col Real Madrid. Il Napoli di contro, dopo la sconfitta in casa del Granada, vede compromesso il cammino europeo e potrebbe concentrare le energie fisiche e mentali in questa gara. Gasperini, proprio in vista della sfida al Real, potrebbe adottare un po’ di tournover. Tra gli elementi che costituiranno il 3-4-2-1 davanti a Gollini, potrebbe non esserci Freuler, destinato a riposare in vista del probante impegno europeo.

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In difesa quindi potrebbero essere schierati Toloi, rientrante dalla squalifica, con Djimsiti e Romero. Sugli esterni c’è sempre un pizzico di emergenza. Infatti a destra oltre ad Hateboer (non convocato) non dovrebbe esserci neanche Maehle ma Sutalo mentre e a sinistra agirà Gosens. In mediana spazio a Pessina e De Roon. Sulla trequarti Malinovskyi con ogni probabilità agirà in coppia con Ilicic a supportare uno tra Zapata e Muriel nel ruolo di punta centrale.

L’ipotesi di formazione azzurra

In casa Napoli, Gattuso ha sempre l’infermeria bella piena. Man mano s’inizia a recuperare qualche elemento ma l’organico resta decimato. L’ipotesi di formazione davanti a Meret, croce e delizia di questo Napoli, è ancora in alto mare.

In difesa viene recuperato Koulibaly dal Covid ma, a rigor di logica, il senegalese non dovrebbe essere tra gli undici. Al centro, quindi, ci sarà ancora spazio per la coppia Maksimovic-Rahmani. Sugli esterni pochi dubbi e ancora straordinari per Di Lorenzo e Mario Rui. In mediana ancora out Demme ci sarà spazio per  Bakayoko, tenuto a riposo nella sfida europea che in coppia con Fabian Ruiz dovrebbe costituire l’argine davanti alla difesa. La tattica che Gattuso indenderà adottare, farà capire il ruolo di Zielinski candidato principe per la terza maglia. Bisognerà capire se il polacco agirà da interno di centrocampo o da trequartista a ridosso della punta centrale. Punta centrale che in assenza di alternative sarà Osimhen. In assenza di Lozano e Politano, assieme al nigeriano agiranno Insigne ed Elmas destinato ad un cambio di ruolo dove potrà dar sfogo a tutta la sua energia e fantasia.

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Numeri e schieramento a parte, il Napoli avrebbe bisogno di un risultato positivo. Il passaggio del turno in Europa sarebbe sicuramente un bel risultato ma concentrarsi sul campionato, provare a centrare l’obiettivo quarto posto, sarebbe un grande traguardo, anche in risposta ai detrattori di un allenatore al quale non viene perdonato nulla, neanche davanti a mancanze non sue.

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