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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVE – Speciale normalità

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Dove cercare la normalità che abbiamo dimenticato. O meglio, che abbiamo riposto in qualche cassetto della nostra anima, pronti a riaprirlo al momento più opportuno per ricominciare semplicemente ad essere. Ma nel frattempo, avremo pure il diritto di lasciare che la nostra mente vada lì dove ha certezza di un porto sicuro, un luogo in cui coccolarsi e cullarsi in ciò che l’ha sempre fatta sentire davvero a casa.

La Juve si sente a casa, ormai da nove anni a questa parte, lì dove si può vincere. E dopo il picco della speciale serata di Supercoppa che ha permesso a Pirlo di portare a casa il suo primo trofeo da allenatore, la squadra sembra aver ritrovato una sua normalità. Troppo presto per dirlo? Può darsi. Ma in questa piovosa serata genovese, ospiti della Sampdoria di mister Ranieri, l’unica cosa di cui abbiamo bisogno sono le certezze. Weston McKennie su tutte, ormai imprescindibile nello scacchiere bianconero, con Arthur ancora più in fiducia, insieme a Bentancur e Federico Chiesa. Retrovie affidate alla premiata ditta Bonucci-Chiellini con Danilo e l’impagabile, imprendibile e inarrivabile Juan Cuadrado, per il quale non smetterò mai di ringraziare l’intera Colombia. Davanti, neanche a dirlo, con Kulusevski squalificato ci sono Morata e Cristiano.

Sampdoria uguale Ronaldo ormai nell’immaginario bianconero, quel volo di due metri e mezzo di due anni fa sempre a Marassi resterà per sempre impresso nelle nostre menti. Eppure questo per Cristiano è il periodo di arrancamento, se così lo si può definire, perché noi siamo sempre tifosi da divano e lui è pur sempre Cristiano Ronaldo.

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La prima fase di studio dura poco meno di venti minuti: nel tentativo di trovare spazio davanti alla muraglia blucerchiata, ci pensa Federico Chiesa ormai deciso a lanciarsi completamente verso gli albi d’oro bianconeri, a mettere la palla alle spalle di Audero. Chi dobbiamo ringraziare? Alvaro Morata, che mette una gran palla per l’ex Fiorentina, ma pure Ronaldo, che in una fase di digiuno dai goal che dura da tre giornate non si nega per la squadra.

Ma se pensate che il portoghese non ci provi nemmeno vi sbagliate di grosso. Una botta secca mette a dura prova la colonna vertebrale del portiere della Samp, che deve distendersi per deviare il pallone ormai lanciato in rete; secondo tentativo dopo due minuti scarsi, ma Ronaldo si allarga troppo per poter pensare di centrare agevolmente la porta.

Almeno per il momento, Tek Szczesny si è potuto godere la partita in tutta tranquillità. La Juve gestisce, e tornano alle nostre giovani menti quegli attimi di panico di Hortomusiana memoria, quelli che sull’uno a zero oggettivamente non sapevi se la partita la portavi a casa o no, cosa poi successa nel 95% dei casi. Ma anche le nostre ansie hanno una dignità, e uno che lo sa bene è Giorgio Chiellini.

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Giorgio, che ormai ci viene da chiamare per nome perché indossa quella maglia da quando abbiamo memoria e lo percepiamo come uno di quei cugini con cui a Natale condividi tombola e confidenze, non sa cosa sia l’età. Se possibile, dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto lontano dall’erbetta verde per non ci ricordiamo più quanto tempo, Giorgio è tornato a proteggere la porta di Tek come si farebbe con diamante grezzo. È grazie a lui se il tentativo di Quagliarella di riportare la situazione in parità è rimasto tale, ed è sempre grazie a lui tutti i servizi di calici da vino di proprietari bianconeri sono ancora integri. Le partite delle 18, una nuova frontiera dell’aperitivo.

Grande certezza poi, come l’oliva nel Martini, il goal in fuorigioco di Morata: ormai lo sa anche lui, ma ci siamo affezionati a quello che sembra sempre un preludio a cose buone. Ed infatti, con il valzer dei cambi con Rabiot, Bernardeschi e Ramsey, ci pensa proprio il gallese a chiudere la pratica su assist del solito, meraviglioso Juan Cuadrado.

Non saranno tante quattro di fila per chi è abituato ad infilarne dieci o dodici. Questo è un anno di consapevole transizione, e i sette punti che di separano dal Milan ne sono testimonianza. Ma nell’attesa del tour de force che ci attende con Inter, Roma, Napoli e Porto, almeno per stasera lasciateci crogiolare in questa ordinaria amministrazione.

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Possibilmente cullati tra le braccia di un Chiellini qualsiasi.

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