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ANGOLO DEL TIFOSO NAPOLI – Napule è… una vittoria in extremis

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Martin Luther King amava dire che non c’è bisogno di vedere l’intera scalinata, poiché bisogna iniziare “semplicemente a salire il primo gradino”. Ci ha messo un po’ Matteo Politano, ma poi – al 95’ minuto di Napoli-Udinese – si è messo in proprio ed ha vinto la partita con un sinistro di rara bellezza.

Ha salito – così facendo – il primo gradino d’una scala che è prematuro ipotizzare dove porti, valendo – al momento – cinquantasei punti a quattro partite e tredici giorni dalla fine del campionato più strano di sempre.

Napoli-Udinese non è stata, in generale, una partita diversa dalle altre.

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Possesso palla, alcune giocate di qualità, diverse occasioni e pochi gol, rete avversaria su disattenzione difensiva.

Novanta minuti per confermare, in larghi tratti, da una parte la classe enorme di Rodrigo De Paul (centrocampista meritevole di ben altri palcoscenici) e dall’altra il modo da docente universitario con cui Mario Rui svolge ormai la sua funzione di terzino sinistro.

Lo svantaggio iniziale e l’infortunio di Mertens avevano annunciato una serata non proprio serena, ma prima il pareggio di Milik e poi i salvataggi di Ospina e Koulibaly hanno posto le condizioni per una gioia arrivata a recupero inoltrato per effetto di una prodezza individuale.

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Non finiscono mai le partite della squadra di Gattuso, capace – stavolta – di indovinare i cambi e col merito ulteriore di tenere alta la guardia anche in match che, ormai, hanno davvero poco da dire.

E’ una seconda quindicina di luglio, infatti, molto simile alla prima, con una marcia di avvicinamento all’unica partita che, ormai, conterà ancora in questa stagione.

Il match di ritorno contro il Barcellona (che potrà essere l’ultimo della stagione o, al contrario, garantire un risultato storico) è traguardo e partenza per l’intero gruppo azzurro, che sta dando comunque, ogni tre giorni, dimostrazione di condizione, determinazione e fiducia.

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Jules Renard, scrittore ed aforista francese, affermava, tra le altre cose, che “se si costruisse la casa della felicità, la stanza più grande sarebbe la sala d’attesa”.

Parma, Sassuolo, Inter e Lazio saranno quattro avversari non male per l’avvicinamento all’appuntamento più importante dell’anno. Non v’è ancora certezza, a causa delle notizie non proprio incoraggianti che arrivano dalla Spagna, sullo stadio che ospiterà la sfida.

V’è però una certezza: il Napoli andrà a giocarla al meglio delle sue possibilità… e ce la metterà tutta, provando a raggiungere un risultato che insegue da anni.

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E che, in fondo, s’è pure meritato.

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