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CORNER CAFE’ – “Mani!”

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Come da ragazzini, al campetto o per strada, capitava che uno degli avversari prendesse la palla con una mano. “Mani”, si urlava,  e via di discussioni a non finire. A volte capitava anche qualche baruffa, ma in mancanza di un arbitro cosa ci si può fare? In Serie A, però, l’arbitro è presente. Nonostante forse sia il più confuso di tutti. Il nuovo regolamento tanto decantato non sembra stia sortendo gli effetti sperati. E se consideriamo la VAR, ci sono più critiche che elogi. E dubbi. A proposito: il o la VAR?

Collina ne parlava come di una “rivoluzione” a tutti gli effetti, che avrebbe dovuto – quantomeno, su carta -facilitare il lavoro degli arbitri. Eppure, trentasette rigori in più rispetto allo scorso anno pochi non sono. Sopratutto se molti di questi, alla moviola, risultano essere degli errori. Le stesse persone a cui avrebbe dovuto facilitare il lavoro, ora quasi pregano che in partita fili tutto liscio; senza tifo e con le varie telecamere in campo, si può facilmente notare la gocciolina di sudore che solca loro il viso ogniqualvolta la palla arriva in area. Ma che colpa gli si vuol dare? Si è matematizzato qualcosa che con la matematica ha ben poco a che vedere. Allora forse sarebbe meglio toglierlo proprio l’arbitro dal campo, tornando al “Mani!” di tanti anni fa. Con discussioni e baruffe annesse. Oppure, al massimo, per la prossima giornata far scendere in campo ingegneri e architetti. Armati di goniometro e squadra, più che di cartellini.

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