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#LBDV – Romelu Lukaku: il Grande Gigante Goleador

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Romelu Menama Lukaku Bolingoli è il nome completo del giocatore che noi tutti conosciamo: Romelu Lukaku. Anche lui, come il Ninja è nato ad Anversa, solo 13 maggio del 1993. In occasione del suo compleanno, vogliamo raccontarvi quasi sotto forma di storia la carriera fino ad ora dell’attaccante nerazzurro. Che dalla Premier ha superato molti record, si è messo in mostra, ed ora è pronto a conquistare l’Italia. Ispirandoci al “Grande Gigante Gentile” abbiamo soprannominato Romelu il “Grande Gigante Goleador”, anche per i numerosi goal fatti con la maglia dell’Inter questa stagione.

C’ERA UNA VOLTA…

C’era una volta un giovane ragazzo nato ad Anversa, figlioccio dell’Anderlecht. È lì che inizia la carriera a tutti gli effetti Romelu. Cresce nelle giovanili del club belga e debutta con lo stesso nel 2009, totalizzando fino al 2011 un alto numero di presenze e di goal. Meno partite ma più reti rispetto al biennio con i Red Devils, che vedremo più avanti. La sua prima esperienza in Inghilterra però non è in maglia rossa. A notare il bomber belga è il Chelsea nel 2011, dove però non fa alcun tipo di fortuna. Zero goal realizzati con la maglia dei Blues ma lì incontra probabilmente uno dei suoi idoli di sempre: Didier Drogba. Per caratteristiche fisiche e tecniche, infatti, Lukaku ha sempre un po’ ricordato l’avoriano che, stando proprio alle parole del belga, è il giocatore a cui si è sempre ispirato. Ma dal Chelsea passa in prestito al West Bromwich, per poi ritornare in rosa e totalizzare solamente due presenze.

Un affare mai andato in cassa veramente per la squadra londinese che passa la palla ai colleghi di Liverpool. Infatti, fu l’Everton a puntare davvero sul bomber venuto dai Paesi Bassi. Ed è lì che il giovane Lukaku trova fortuna e realizza una valanga di goal. Quattro anni in cui è stato decisamente al top, che hanno lo United a puntare su di lui. È difficile non rispondere ad una chiamata se è da parte di un club storico come quello dei Red Devils. Ma possiamo dire che il periodo a Manchester non è stato certamente uno dei migliori della sua carriera, dettato sicuramente dal momento generale attraversato da tutto il club. Ma il rosso non sembra essere il colore preferito del “Big Rom”, soprannominato proprio così anche dall’Inter che questa notte sui vari social ha fatto gli auguri al bomber.

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Il ritorno al blu accostato al nero della città di Milano, preso sotto l’ala protettiva di Antonio Conte. Un Lukaku totalmente rinato, che ha saputo dimostrare di essere un attaccante formidabile e far ricredere molti scettici. Nonostante la sua stazza, ha una grandissima velocità e palla al piede e questo lo rende un centravanti completo, con una buonissima tecnica e un ottimo senso del goal. Caratteristiche che gli hanno permesso di realizzare tantissimi goal anche in nazionale, qualificandolo come uno dei migliori attaccanti al mondo.

…UN GRANDE UOMO, INNANZITUTTO

Perché prima di essere un calciatore formidabile è un uomo con la “U” maiuscola. Gentile ma soprattutto senza peli sulla lingua. Uno a cui non piacciono giri di parole ma è amante della sincerità e delle purezza.

Come la sua che in questo periodo non solo ha donato 100.000 euro per il San Raffaele ma ha anche rivelato le condizioni della squadra quando ancora si scendeva in campo. Si è sempre battuto, inoltre, nella sua carriera per la discriminazione negli stadi. Un vero e proprio paladino, un supereroe senza né maschera, né mantello.

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Ed è anche colui che durante le qualificazioni ad Euro 2020, ha comprato 5 mila biglietti ai tifosi per permettere loro di vedere la partita con il Cipro.

Un gigante in campo oltre che un gigante d’animo: insomma, un gigante a tutti gli effetti il cui compleanno va festeggiato come una benedizione.

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