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CORNER CAFE’ – Higuain, la caduta di un Icaro che assomiglia più ad Arianna

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Gonzalo Higuain è per certi versi un Icaro per certi versi un Arianna. Dell’argentino si potrebbe dire aver osato troppo, cercando la gloria imperitura da chi non avrebbe potuto mai dargliela; e si potrebbe dir di lui che ha preferito la bambagia, la pigrizia; ha scelto di rimanere dove credeva potesse essere di nuovo al centro del progetto.

Perché, per Higuain, la Juventus – e Maurizio Sarri, nello specifico – è un po’ ali di cera e un po’ Teseo. Da un lato colei che avrebbe potuto consegnarlo alla Walk of Fame del calcio mondiale, dall’altra chi l’avrebbe salvato da un destino di oblio – dove, alla fine, par essere caduto. Perché di fatto di Higuain si sono perse le tracce, una volta che il tecnico toscano, subissato da aspre critiche e sdegni sociali, ha trovato una boccata d’aria schierando Dybala e Ronaldo e lasciando l’argentino in panchina.

Si infrangono contro un muro, i sogni di Higuain: destinato da quel momento in poi ad essere schierato col contagocce, ricevendo mai uno sguardo d’intesa da parte di quel tecnico che lo aveva reso davvero grande, ai tempi del Vesuvio. Un padre adottivo, per lui, che ha però preferito altri figli, relegando lui lontano dalla sua vista. Che, del resto, è stato anche il motivo per il quale Higuain ha deciso di rimanere a Torino.

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D’altro canto, dobbiamo sempre considerare che le vicissitudini dell’argentino non si esauriscono alla 19/20; piuttosto, bisognerebbe dire che questa stagione non è altro che lo specchio delle ultime: prima al Milan, poi al Chelsea, Higuain non è mai stato Higuain. Anzi, solo il nome dietro la schiena ha potuto differenziarlo da un calciatore mediocre: forte sì, ma con evidenti limiti psicologici prima che fisici.

La Juventus ha provato a cederlo lo scorso anno, la Juventus proverà a cederlo nella prossima estate. Ormai è un peso, più che una risorsa; qualcuno su cui, ora come ora, non si può più far affidamento. Le ali di cera, che erano vaporizzate di fronte al crudo impatto con la realtà bianconera, sono state in qualche modo sostituite da un novello Teseo – Sarri, di nuovo. Ma tra Teseo e Arianna non va a finire bene; e, probabilmente, anche stavolta qualcuno verrà piantato in Nasso.

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