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Angolo del tifoso

ANGOLO JUVENTUS – Naufragio sul lago

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Igor Tudor Juventus
Tempo di lettura: 3 minuti

La Juventus incassa la prima sconfitta stagionale perdendo per 2 a 0 la gara contro il pimpante Como di Cesc Fabregas. Nulla da dire sul risultato finale, dato l’andamento del match: i lariani hanno condotto con diligenza l’incontro e hanno meritato la vittoria.
Lascia perplessi, piuttosto, l’atteggiamento dei ragazzi di Tudor.

Sanno bene di essere nell’occhio del ciclone -vittorie poche, gioco deludente, tifoseria in subbuglio e dirigenza delusa- ma non danno segnali convincenti di reazione. E cosi basta una squadra volenterosa ed organizzata come quella comasca a mandarli in crisi. Per poi tornare a casa con due gol sul groppone e mille incertezze sul prosieguo del cammino. Doveva essere una traversata difficoltosa ma fattibile, si è tramutata in un naufragio sul lago.

Spremere le meningi

Si sperava che la sosta per la nazionale fosse per lui l’occasione buona per spremersi le meningi e trovare un assetto tattico più funzionale per la squadra. E’ vero che Mister Tudor è più un uomo di campo che uno sperimentatore di moduli. Ma è altrettanto vero che la situazione attuale imponeva di fare almeno un tentativo per un cambio di rotta.
Invece, il tecnico croato si limita a coprirsi ulteriormente in difesa, impostando un sistema a quattro: da destra a sinistra ecco, quindi,  Kalulu – RuganiKelly – Cambiaso.

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Poi c’è una mediana infoltita aggiungendo Koopmeiners alla solita accoppiata capitan Locatelli e K. Thuram. E, infine, sulla trequarti i due folletti Yildiz e F. Conceição ad ispirare il centravanti David. Andrà meglio o peggio? Intanto ci si augura che il nuovo schieramento serva ad evitare, almeno, un naufragio sul lago.

Doccia gelata

Considerati i luoghi, ci si può anche aggrappare a qualche reminiscenza manzoniana e confidare nella Divina Provvidenza per cavarsela senza troppi danni. Il problema è che i pragmatici padroni di casa sono foraggiati da capitali stranieri e tengono in poca considerazione le tradizioni nostrane.
La doccia gelata arriva immediatamente: sugli sviluppi di un corner il funambolico trequartista lariano indovina l’imbeccata giusta per l’inserimento fulmineo del terzino e confezionano la rete del vantaggio.

Il trovarsi subito ad inseguire da una svegliata agli uomini di Tudor? Macchè: la difesa rischia di subire il raddoppio ad ogni accelerata del Como, il centrocampo non è in grado di tamponare e rilanciare con efficacia per imbeccare i trequartisti, quest’ultimi si affannano in continue rincorse e il centravanti resta in perenne attesa di un pallone giocabile. Ci sono tutte le premesse per un naufragio sul lago.

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Tentativi a vuoto

Questo non vuol dire, però, che i bianconeri siano totalmente inerti. Anzi, nel terzetto di centrocampo, persino l’abulico Koopmeiners cerca di scrollarsi di dosso la sua reputazione di indolente. Ma ormai è una certezza: il martello pneumatico di Bergamo è stato solo il miraggio di una annata irripetibile.
Quello che rimane è un onesto mediano che, oltre una sporadica grinta, non ha niente altro da offrire. E non è certo lui quello da cui aspettarsi lo spunto che possa far accendere uno tra Yildiz e Conceição. Sia il turco che il portoghese si dannano l’anima per creare una occasione da rete a favore di Jonathan David. L’attaccante canadese avrebbe un disperato bisogno di andare a bersaglio per sbloccarsi, soprattutto dal punto di vista psicologico.

Ma i suoi tentativi, come quelli dei suoi compagni di reparto, vanno a vuoto. E più i minuti passano più comincia a serpeggiare l’idea che si stia concretizzando un tragico naufragio sul lago.

L’ultima carta

La Juventus, oltre a non riuscire a raddrizzare l’incontro, rischia più volte di subire la seconda marcatura. I lariani sono ben disposti in campo, hanno studiato con cura certosina l’avversario e sanno quali spazi occupare per far male in contropiede. A questo punto, l’ultima carta da giocare per Tudor risponde al nome di Dusan Vlahovic. Il centravanti serbo va ad affiancare David in attacco per una squadra a trazione anteriore.
Ma la sua prolifica vena di bomber in versione super sostituto è ormai precocemente inaridita e il suo ingresso in campo non produce i risultati sperati.
Il Como, anzi, con una astuta ripartenza, riesce a piazzare il colpaccio del raddoppio e ai bianconeri non resta che tentare un frenetico assalto finale per ottenere almeno la rete della bandiera. Tutto inutile: il tabellone non registra mutamenti e certifica l’avvenuto naufragio sul lago.

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(Foto: Depositphotos)

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