Napoli
Napoli, sei ancora campione

Napoli tricolore. Napoli Campione. Al Maradona gli azzurri giocano la partita perfetta. Un gol per tempo, prima McTominay, poi Lukaku. Conte entra nella storia del Napoli due anni dopo l’ultimo scudetto
Le scelte
C’è un lavoro da finire. C’è una partita che vale una stagione. C’è un sogno da afferrare adesso, perché la realtà può essere bellissima, rumorosa e colorata come la gente che spinge gli azzurri, per strada, nelle piazze, intorno allo stadio, dagli spalti di un Maradona che grida forte la sua voglia di vincere ed alza lo sguardo al cielo sulle strofe che raccontano di Diego. Napoli-Cagliari è la partita che decide lo scudetto, con tutto il mondo che guarda Fuorigrotta. Una partita che Conte non può vivere dalla panchina, ed allora affida a Stellini lo stesso XI sceso in campo a Parma con Raspadori in attacco ed Olivera centrale di difesa. Nel Cagliari che domenica ha salutato la una salvezza raggiunto al fotofinish sono assenti Caprile e Gaetano e davanti c’è Viola a supporto di Piccoli.
La legge di McTominay
E’ rabbiosa la partenza del Napoli. La spinta del Maradona i ragazzi di Stellini la sentono tutta. Bastano 100 secondi per il primo calcio d’angolo, poi altri 50 per la prima punizione dal limite. Al 5′ arriva anche la prima palla gol ed è di Raspadori. Ce se ne saranno tante nel corso del primo tempo perché gli azzurri arrivano con facilità nell’area di rigore del Cagliari. Spinazzola lavora tanto sulla sinistra dialogando spesso con McTominay e lo scozzese è il più pericoloso dei suoi assieme a Raspadori anche perché Lukaku non riesce a liberarsi della morsa di Mina che tiene bene il belga.
Il gol del vantaggio azzurro arriva proprio con McTominay al termine dell’ennesima azione insistita degli azzurri. Da sinistra a destra la palla arriva sui piedi di Politano che indovina il cross e pesca a centro area lo scozzese che in acrobazia batte Sherri, fino a quel momento molto bravo.
Il gol dello scozzese fa esplodere il Maradona, al 42′ il Napoli è in vantaggio e di nuovo primo perché intanto a Como l’Inter si era già portato in vantaggio. Il Cagliari prova a reagire ma il Napoli è concentrato non permette agli ospiti di prendere campo. Non c’è spazio per altre azioni da gol, anzi, protagonista nei 4′ di recupero concessi da La Penna è il nervosismo che coinvolge tutti, squadre e panchine con l’arbitro in difficoltà nel gestire i momenti più caldi.
Le squadre vanno a riposo sull’1-0 per i padroni di casa. Netta la supremazia degli azzurri che chiudono con il 72% di possesso palla. Per il Cagliari neanche un tiro nello specchio nei 45′. In tabellino anche 2 gialli, uno per parte: Politano e Makoumbou.
Secondo tempo
Pronti via ed al Napoli bastano 6′ per raddoppiare. Fa tutto Lukaku su di un lancio di Rrahmani. Protegge palla su Mina e va via in campo aperto, si allarga, rientra, supera il colombiano e batte Sherri. Nella serata più importante ecco Big Rom in versione uragano ed il Napoli è 2-0.
La risposta di mister Nicola è un triplo cambio. Entrano Mutandwa, Marin e Palomino per Makoumbou, Viola e Zortea. Nel Napoli invece il primo cambio è Neres per Politano. E proprio il brasiliano al 63′ ha una palla gol clamorosa per mettere la partita in ghiaccio. Lukaku lo mette a tu per tu con Sherri ma il numero 7 si fa ipnotizzare dall’estremo difensore sardo che si salva in angolo. Sull’azione seguente il brasiliano prova a restituire il favore ma sul suo cross Lukaku si coordina male e di testa mette fuori.
Obert prende il posto di Augello. Lukaku esce invece per Simeone che è subito bravo ad impegnare la difesa del Cagliari con un’azione personale e poi a lanciare Neres in profondità con il brasiliano che scappa.
Al minuto 80′ invece è ancora protagonista il “Maradona”: mancano 10′ minuti alla fine e sugli spalti inizia la festa. Minuti finale che Stellini concede a Mazzocchi, Billing e Ngonge che prendono il posto di Spinazzola, Anguissa e Raspadori.
Napoli Campione
La Penna concede 5′ di recupero, 300 secondi tra il Napoli e lo Scudetto. La Curva “A” espone il numero 4. Triplice fischio. Il Napoli è ancora Campione d’Italia.
(Foto: Depositphotos)